martedì 15 ottobre 2013


Il caso Barilla: una dittatura silenziosa
contro libertà e famiglia
 
di Elena Marchese
 
 
 http://www.youtube.com/watch?v=lshUnKkNH5A
"Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto, ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica, dove la donna ha un ruolo fondamentale" Queste parole sono state dette da Guido Barilla, presidente della omonima azienda italiana della pasta, in un’intervista alla trasmissione radiofonica di Radio24 La Zanzara.  
Domande incalzanti, maliziosamente costruite “ad imbuto” per far scivolare l’intervistato su un terreno ben preciso. Una trappola con l’unica finalità di consegnare un’altra vittima all’agone mediatico. Solita storia, il capro espiatorio è servito agli aguzzini su un piatto d’argento. Tutta la vicenda ha avuto origine da queste incredibili dichiarazioni della presidente della camera Boldrini: “Non può essere concepito uno spot pubblicitario in cui i bambini e il padre stanno tutti seduti e la mamma serve a tavola. Questo merita una riflessione.” Chissà quale discriminazione maschilista vede in questo, la signora presidente. A suo avviso è molto più discriminatorio che una madre prepari il pranzo e lo porti a tavola per la sua famiglia, che dire ad un libero imprenditore come deve indirizzare la sua libera iniziativa economica.
Ovviamente a questa intervista è seguita una bufera. Internet, mass media, ma soprattutto  tutte le associazioni gay hanno scatenato il pubblico e l’opinione pubblica contro quest’uomo, un imprenditore, colpevole solo di voler scegliere le sue pubblicità e di difendere pubblicamente (ben inteso, senza offendere nessuno) la famiglia naturale e il ruolo sacro della donna come centro fondamentale della famiglia. 
 
 
Però, la vera mostruosità che emerge da tutta questa vicenda è un'altra. Dopo  poche ore da questa intervista signor Barilla ha dovuto chiedere pubblicamente scusa. Perché? Semplicissimo, mentre tutti (politici e non) si gloriano beatamente di difendere il pluralismo e i diritti, nessuno si accorge di essere parte integrante di un dispotismo nascosto. Nascosto perché coperto dai fumi di un umanesimo  autoreferenziale e decadente che non ha timone ne guida.
È l’uomo che si vuole autoregolare escludendo Dio dalla vita pubblica e privata. Tutto ciò inevitabilmente degenera in Tirannia. Odio crescente per la libertà. Per la VERITÀ.
Il problema è davvero generalizzato, ma la cosa che lo rende davvero pericoloso è che, se non si vive in grazia di Dio, non ci si accorge di tutto ciò. Si vive credendo di proteggere l’uomo da ogni sorta di sopruso e allo stesso tempo si negano le libertà e i principi fondamentali su cui si basa la vita e l’esistenza di una società.
Da casi come questo possiamo realizzare quanto questo totalitarismo stia prendendo piede. Come sottolinea Robi Ronza in un articolo che ha ispirato questo post, il signor Barilla non solo è stato fatto tacere, no, non sarebbe bastato. La nuova società del “politically correct” lo ha rieducato proprio come accadeva nella Cina di Mao. Anche oggi i dissidenti devono chiedere scusa pubblicamente, “rendersi conto” dello “sbaglio” fatto  e lasciarsi rieducare. E infatti le parole del signor Barilla dopo le scuse sono state: “mi hanno fatto capire che devo imparare tanto sulla famiglia!”. Questo è totalitarismo.
L’omosessualità è sempre esistita, ora però queste persone vengono usate e strumentalizzate nella loro fragilità per produrre profitti, orientare le masse e la politica.  Peccato che nessuno se ne accorge, neanche i diretti interessati. A sottolineare questo un altro esempio. In questi giorni in Italia si sta approvando  la c.d. legge sull’ Omofobia. E anche qui a parole si dice di difendere i diritti di tutti e poi chi si azzarda a voler impostare la vita in maniera diversa (vedi il caso Barilla) viene boicottato, rieducato, epurato.
Noi di fronte a tutto ciò dobbiamo combattere. Ma come nel concreto?!?  Insieme a Gesù alla Madonna S.S. e al Papa. Vivendo noi per primi irreprensibili davanti a Dio. Poi informandoci, difendendo la vera famiglia e promuovendola. Un luogo privilegiato per questo sarà la Giornata delle Famiglie, organizzata dall’Istituto del Verbo Incarnato  a Tuscania (VT) il prossimo 20 Ottobre. Quindi venite numerosi !!
La famiglia è uno dei metodi in cui noi uomini possiamo santificarci. La VERA famiglia riflette in maniera umana e finita, quell’amore perfetto che è nella Santissima Trinità. Una comunione d’amore feconda, aperta alla Vita! Difenderla è in nostro potere. FACCIAMOLO.
Elena Marchese

Nessun commento:

Posta un commento