sabato 15 giugno 2013

Un anticipo del cielo

Vi proponiamo un testo tratto dal libro Quarant'anni nel circolo polare scritto dal missionario spagnolo in Alaska P.Segundo Llorente, un modello di eroicità e di zelo per le anime. In queste righe spiega come per il missionario ciò che conta è la sua fedeltà alla missione a lui affidata, avendo come centro e sorgente di tutte le sue attività la celebrazione della Santa Messa.

Tutti i giorni a Kalskag [Alaska] distribuiamo in media 25 comunioni, 60 la domenica. Il giorno dell’Immacolata Concezione siamo arrivati a 64. 
Alcuni giorni prima della festa, abbiamo provato a casa mia le messa “De Angelis” con l’armonio. Era la prima volta che si sarebbe cantata la messa nel fiume Kuskokwim che nasce nel cuore dell’Alaska e sfocia nel mare di Bering.
Ho dovuto salvare due parti difficili da cantare nel Gloria. E ci siamo messi d’accordo che in quelle parti, mi seguissero e stessero attenti ad intonarsi a me che io dalla sede li avrei aiutati.
Infatti quando siamo arrivati a quelle parti, ho tirato fuori tutta la voce che avevo, al punto tale che presero il filo e mi hanno seguito con aria orgogliosa e fiduciosa. Hanno cantato un inno che piace tantissimo. Lo hanno cantato così bene che mi sono emozionato e ho dovuto reggermi all’altare per mantenermi in piedi.

Alla gioventù inquieta (riferendosi ai giovani in europa), che va per il mondo cercando la felicità senza mai trovarla, che venga in missione. Da parte mia posso affermare che la gioia interiore è a volte così grande, che ho paura che Dio mi paghi in questa vita ciò che io credevo che era patrimonio dell’altra.

Sull’altare di Kalskag con l’ostia santa nelle mani ed ascoltando gli inni degli eschimesi, non lo cambierei con nessun’altra cosa. È semplicemente un anticipo del cielo.

Traduzione dallo spagnolo: P.Giuseppe Calvano IVE

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