mercoledì 11 giugno 2014

Gesù: è veramente Dio?
(parte III)


3Come conciliare Cristo e suoi critici?

            Gesù credeva e ha affermato di essere DioQuesto è certoI suoi critici dicono che non è statoanche ammettendo tutto ciò che credono si può concedergliChi ha ragioneSe c’è l’ha Gesùallora eraed è Dio. Se c’è l’hanno i suoi avversariquindi ... è stato un bugiardo o un povero illusoNon ci possono essere più probabilitàSolo treQuesto è stato chiamato il "trilemma" su Gesù Cristo o pazzio criminali ... o Dio.

            La prima possibilità è che Gesù Cristo è stato un bugiardo. In questo caso Gesù avrebbe ingannato i suoi contemporanei e tutti coloro che avrebbero creduto in Lui per secoli, dicendo delle bugie nonostante essere consapevole della verità. In questo caso, si trattarebbe di una personalità moralmente iniqua. Un impostore, un bugiardo che ha ingannato uomini e donne pur di far finta di essere Dio, e chiedendo loro di lasciare tutto per colui,  che essi rinunciassero a tutto per Lui, le loro famiglie, le loro proprietà, i loro genitori e figli, la propria felicità umana, anche la vita stessa. Sarebbe allora il principale e l’unico  responsabile di migliaia e milioni di " inutili martiri ", dell'appassimento di innumerevoli vite nella solitudine del deserto; sarebbe il principale responsabile delle innumerevoli vite che hanno abbracciato la penitenza, il celibato, la povertà, ecc , per cercare di raggiungere un’ illusione colossale inventata da Lui. Saremmo  in presenza di una personalità piena di una particolare e strana malizia.
            Ma veramente è un personaggio? Era così Gesù di Nazareth? Non ci è permesso di pronunciare una sentenza del genere, neanche i loro avversariAl contrarioper loro Lui era la persona con più alta moralela più pura idea di umanità, la giustizia personificataun "quasi-Dio", come risulta delle testimonianze  prima riportate.
            Allora potrebbe essere possibile che Lui si sarebbe ingannato  a se stesso, credendo di essere  Dio! In questo caso si trattarebbe di  una personalità psicologicamente squilibrata. Un paranoico con manie di grandezza. Un malato da "deliri espansivi" che lo portavano a credersi il Messia, il Redentore del genere umano, e anche Dio stesso, il Figlio di Dio per natura. Se non era colpevole del Suo proprio inganno, saremmo di fronte ad un  buon uomo, irresponsabile delle sue dichiarazioni, ma in fondo sempre un malato. Insomma , un povero pazzo, così  ingenuo come Simone che credendo di essere uccello si gettò dalla torre per volare e si schiantò contro il duro selciato.
Ma era questo il nostro Gesù di NazarethAnche i suoi critici non ci permettono sostenere questoAnziper loro Lui fu la persona più equilibrata dell’umanità, per esempio: per Lui la psicologia umana ha raggiunto il più alto grado di serenità e armonia intellettualevolitiva e affettivaModello di ogni uomoAbbiamo accennato prima in questi testimoni.

            Ma ... se i suoi critici non ci lasciano dire che Lui ha ingannato se stesso, neanche che ha ingannato i suoi contemporanei discendenti ... ci costringono ad ammettere che ciò che Lui credava e insegnava di se stesso era vero e la pura verità ... E Lui credeva e dicevacome abbiamo dimostrato, che era DioQuindi, per usare le parole del famoso apologista José Antonio de Laburu, SJ Signori, la risposta è vostraPensateSignorivoi siete uomini, pensate![1].

           

Bibliografia per approfondire:
                De Laburu, José A.Jesucristo, ¿es Dios?, Paoline, Santiago del Cile 1959.
                Buysse, PabloJesús ante la critica, Ed. Litúrgica Española, Barcellona 1930.
                Grandmaison, L.,  Jesucristo, Ed. Litúrgica Española, Barcellona 1941.



[1] J.A. de Laburu, op. cit., p. 84.

Nessun commento:

Posta un commento