venerdì 27 giugno 2014

"Scusate, ma voi chi siete?"


Viola Generini
Per coloro che hanno partecipato l'anno scorso alle II Giornate di Formazione, non sarà difficile ricordare i bellissimi momenti vissuti in quei giorni (come dimenticare ad esempio il "chiasso di Orvieto!"). Quest'anno le Giornate vengono con più forza che mai, con un tocco internazionale e con temi interessantissimi da scoprire. Ricorderemmo in questi giorni alcune delle testimonianze dei giovani che ci hanno partecipato. Riportiamo qui la testimonianza di Viola, che ha partecipato tutti gli anni alle Giornate. 


Una cinquantina di ragazzi camminano per le strade di Orvieto. Con loro, sacerdoti avvolti nella talare e stranissime suore vestite di blu. Cantano, ballano, ridono, fanno un gran baccano e mettono sottosopra le viuzze del centro storico. La gente li guarda, chi con un mezzo sorriso, chi con imbarazzo; infine si avvicina un signore: "Scusate, ma voi chi siete?". Padre Andrés non sa bene cosa rispondere: è difficile descrivere con poche parole  l'esperienza delle Giornate di Formazione.
Non siamo un'associazione, niente tessera, né cerimonia di ingresso. L'esperienza delle Giornate di Formazione è aperta a tutti, giovani da tutte le parti d'Italia, anzi del mondo (quest'anno avevamo anche argentini, albanesi e olandesi!), cattolici e non, credenti e non, ma tutti con la stessa sete nel cuore, la sete di Verità. Proprio la Verità è il tema centrale di queste giornate, grazie a tante conferenze tenute da persone competenti, che lasciano alla fine ampio spazio a domande, dubbi, repliche, in un clima di serenità e reciproco rispetto. Si spazia da temi filosofici, come l'esistenza di Dio, dell'anima, di una Verità assoluta, alla bioetica, passando per la storia e la letteratura. Si trattano anche temi di catechismo, per approfondire la fede cattolica, che purtroppo spesso professiamo, ma non conosciamo.

Le Giornate di Formazione però non sono solo questo: c'è anche divertimento, quello sano, che spesso, in questo tempo di discoteche e musica "a palla", è stato un po' relegato in soffitta; si canta, si balla, si fanno giochi insieme, si fa sport e si va in gita, quest'anno proprio a Orvieto. Tutte le attività sono libere, non c'é nessun obbligo di partecipare: l'idea è quella di far conoscere i ragazzi tra di loro e favorire il  formarsi di nuove amicizie. In questo caso, il piano è riuscito: per me, che ho partecipato anche alle Giornate dell'anno scorso, è stato un po' come tornare a casa dopo tanto tempo e ritrovare tutti i vecchi amici e, in più, conoscerne molti altri!

Infine, ma dal mio punto di vista al primo posto, c'é la preghiera. Nessuna azione ha senso, se non é profondamente radicata in Cristo: la roccia è Cristo e nessuno può mettere un altro fondamento (1 Cor 3,11). Tutti i giorni trascorsi insieme sono scanditi dai momenti di preghiera comunitaria: le Lodi, la Santa Messa, il Rosario, i Vespri. Sono proprio questi momenti a renderci ancora più uniti, perché proprio in Gesù e per il Suo Sangue siamo tutti fratelli.
Sono tornata a casa da questi giorni piena di entusiasmo, ma anche di serenità. Adesso sono consapevole di non essere sola, ma so che ci sono tantissimi altri giovani, che come me lottano per essere testimoni gioiosi della Verità in un mondo spesso ostile. Cammineremo insieme portando lieti le nostre croci e aiutandoci a vicenda, perché proprio nella Croce sta la vittoria di ogni cristiano.

A tutti quelli che non sono stati alle Giornate di Formazione e che non sanno decidersi a partecipare, dico questo: la forza che ci spinge a porci domande profonde sulla ragione della nostra vita è parte del patrimonio di ogni essere umano; molti si scoraggiano e smettono di cercare le risposte: voi non arrendetevi! Esiste una sola Verità e con il tempo arriverete a trovarla. Intanto, partecipate alle Giornate di Formazione con mente e cuore bene aperti: anche per chi non crede o è molto scettico, sono una bellissima occasione di crescita e di cultura.



Viola




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