lunedì 25 marzo 2013


Gesù: è veramente Dio?
(parte II)




2. Cosa  ha detto Gesù di se stesso?

            Confrontiamo questi giudizi su Gesù, con le Sue dichiarazioni e la Sua coscienza. Gesù Cristo, chi credeva  di essere? [1] Che cosa ha detto di se stesso?
            Dobbiamo riconoscere che le sue dichiarazioni possono considerarsi in alcun modo ambigue. Senza entrare nei dettagli, leggendo con calma la lettura del Vangelo, ci rendiamo conto che:

1. Gesù prese attribuzioni divine: inviando le tempeste, chiamando alla vita i morti,  perdonando i peccati degli uomini, sempre in prima persona; mai comanda o da ordini in nome di Dio, ma sempre in nome proprio: Fanciulla, io ti dico, alzati! (Marco 5,41); Donna, Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più (Gv 8,11).

2. Gesù legiferava come Dio: nessun profeta del Antico Testamento, avrebbe osato dire come Lui nel Discorso della Montagna: Avete inteso che fu detto... ma io vi dico (Mt 5,37).

3. Gesù chiese di essere amato come Dio: Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;  chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.  Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà (Mt 10,37-39).

4. Gesù ha promesso cose proprie di Dio: In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso (Lc 23, 43), E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo (Mc 14, 62).

5. Gesù  affermava la Sua unità annunciandosi con il Padre Dio: Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio (Mt 11, 27);  Io e il Padre siamo una cosa sola (Gv 10,30); Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te (Gv 17, 21).

            Un grande teologo ha detto che l’espressioni del Vangelo che riguardano alla persona di Cristo sono così forti e categoriche, così vivaci ed efficaci, che non si può pensare in un divario tra l'umano e il divino[2]. Non si possono spiegare di forma semplice le espressioni: Io sono la via, la verità e la vita (Gv 14,6); o quest’altra: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo (Gv 6,51). Allo stesso modo: Io sono la luce del mondo... perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato... Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno...prima che Abramo fosse, Io Sono (cf. Gv 8, 12.16.23.56-58). Nonché: Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre (Gv 16, 27-28).

            Infine, Gesù ha detto che Lui e il Padre (celeste) sono uno (cf. Gv 17,21), che Lui solo conosce il Padre, perché viene da Lui (cf. Mt 11,27), che Lui era prima di Abramo (cfr Gv 8,58), che Lui era più grande di Salomone (cf. Lc 11,31), più grande dello stesso Davide, da chi è "Signore" (cf. Mt 22,42-45) , e più che i profeti, come Giona (cf. Lc 11,32), che alla fine dei tempi ritornerebbe a giudicare i vivi e i morti rivestito di gloria e maestà (cf. Mt 26,64), che potrebbe perdonare i peccati degli uomini (cf. Mt 9,2-5), ecc. Inoltre, quando Caifa le chiese: Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio. Gesù gli rispose, Tu l'hai detto (Mt 26, 63-64). E Lui ha preferito morire sulla Croce prima di ritrattare queste parole.

            Si può non credere nelle parole di Cristo, ma nessuno può mettere in dubbio le parole di Cristo su se stesso.




[1] Cf. François Dreyfus, Gesù, sapeva d’essere Dio?, Ed. Paoline, Milano 1985.
[2] Cf. Pietro Parente, La psicología de Cristo, Herder, Barcellona 1964, pp. 78-80.

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