domenica 16 febbraio 2014


Gesù Misericordioso

Silvia Sacripanti ha partecipato alle II Giornate di Formazione e ci invia questo commento a questa immagine di Gesù Misericordioso dipinta dopo che la Venerabile Madre Luisa Margherita Claret confidò al suo direttore spirituale di averla visto in un' apparizione. 

La Venerabile Madre Luisa Margherita Claret de la Touche, visitandina francese morta in Italia nel 1915, è l’ iniziatrice dell’Opera dell’Amore Infinito, ora diffusa in tutto il mondo. Madre Luisa Margherita amava disegnare e dipingere. Non solo ci ha lasciato composizioni di paesaggi, animali, fiori e nature morte, ma ciò che la rende famosa è il quadro di Gesù Misericordioso. Il quadro fu dipinto su ordine del suo direttore spirituale, padre A. Charrier, dopo che suor Luisa Margherita gli aveva confidato di averlo visto in visione.
  
La raffigurazione si stacca dalla moda corrente. Il volto del Cristo richiama moltissimo quello della sindone; gli occhi, poi, sembrano scrutare in profondità chi lo guarda.
Attorno al capo c’è una duplice aureola: una formata da una corona di spine, l’altra ornata da tre gigli con la scritta  Misericordiam volo.
La contemplazione del quadro richiama due atteggiamenti di Gesù: la dolcezza e la maestà, ambedue strettamente legati tra di loro. Inoltre il gesto di Gesù è quello di indicare il costato trafitto. La tunica squarciata, poi, è quasi a forma di cuore. Gesù si manifesta così come il compimento della profezia di Zaccaria: “Guarderanno colui che hanno trafitto” (Gv 19, 37). È la ferita del costato che rivela l’Amore Infinito del cuore di Cristo e diventa la sorgente della Misericordia.


Suor Luisa Margherita scrive nel suo Diario: «Un giorno, prostrata ai piedi di Gesù, lo chiamavo l’unico bene della mia anima, il supremo amore del mio cuore, il tesoro infinito di tutte le ricchezze e, finii per dirgli: “Mio Gesù, come vuoi che ti chiami?”. Egli mi rispose: “Chiamami Misericordia!”. O mia dolce Misericordia, o Gesù, morto d’amore su questa croce, fa’ che, ricondotti a te per l’attrattiva della tua Misericordia, viviamo del tuo amore e per il tuo amore» (Diario Intimo, Venerdì Santo 13 aprile 1900).

Vi è ancora un significato particolare: l’immagine richiama la maestà del “pontefice eterno”, del “divino sacrificatore” che dal costato aperto continua a versare sull’umanità, e in particolare sui sacerdoti, le “onde vivificanti dell’Amore Infinito”.
Attualmente il quadro si trova nella Cappella di fondazione di Betania del Sacro Cuore a Vische - TO.
La Venerabile Madre Luisa Margherita è una donna che richiama con forza a leggere la storia come opera dell’amore e rivolge un invito specifico ai sacerdoti a rendere visibile con il loro ministero l’Amore e la Misericordia di Dio attinti al Cuore di Cristo.
Capire l’amore e trasmetterlo è compito di tutti i cristiani, ma la Venerabile ne fa la missione propria dei sacerdoti, manifestando una intuizione avuta nella preghiera: «Voglio che i miei sacerdoti siano seminatori di amore» (Diario Intimo, 25 giugno 1902).

Silvia Sacripanti


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