lunedì 31 marzo 2014


Sesto Giorno
Trattato: [55-59]

Maria e gli ultimi apostoli

San Luigi elencando le conseguenze che sperimenteranno coloro che rimarranno fedeli a Maria Santissima e che cresceranno nel suo amore, dice che questi “vedranno chiaramente questa bella stella del mare, e guidati da lei giungeranno in porto, malgrado le tempeste e i pirati. Conosceranno le grandezze di questa sovrana, e si consacreranno interamente al suo servizio in qualità di sudditi e schiavi d'amore. Sperimenteranno le sue dolcezze e bontà materne e l'ameranno teneramente come figli di predilezione. Conosceranno le misericordie di cui essa è ricolma e il bisogno che essi hanno di esser aiutati da lei. Sapranno che Maria è il mezzo più sicuro, più facile, più breve e più perfetto per andare a Gesù Cristo, e si offriranno a lei anima e corpo, senza nessuna riserva, per appartenere nello stesso modo a Gesù Cristo”.
Il Santo, successivamente, si chiede come saranno questi schiavi e figli di Maria, e risponde : “Saranno fuoco ardente, che metteranno dappertutto il fuoco del divino amore. Saranno frecce acute nella mano potente di Maria per trafiggere i suoi nemici come frecce in mano a un eroe. In ogni luogo saranno il buon profumo di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre saranno odore di morte per i grandi, e i superbi mondani.
Saranno come nubi tonanti e vaganti che spanderanno la pioggia della parola di Dio e della vita eterna, tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il diavolo e i suoi seguaci. Saranno veri apostoli, perché il Signore darà loro  la parola e la forza per operare meraviglie e riportare gloriose spoglie sui suoi nemici. Lasceranno nei luoghi dove hanno predicato, soltanto l'oro della carità”. Il Santo continua:

            “Come veri discepoli di Gesù Cristo, insegneranno la via stretta di Dio nella pura verità, secondo il santo Vangelo, e non secondo i canoni del mondo, senza preoccupazioni e senza guardare in faccia a nessuno,  per potente che sia”.

X
Pratiche di preparazione

1) Mettersi nella presenza di Dio. 

2) Chiedere la grazia di abbracciare con tutto il cuore il desiderio di gradire in tutto gli occhi del Signore, e di avere come fine unico delle mie scelte fondamentali la Vita Eterna, senza farmi sedurre dallo spirito del mondo.

3) Lettura: Come combattere l'ambiente mondano? (tratto da Antonio Royo Marin, Teologia della perfezione cristiana).

a) Primo proposito: Fuggire le occasioni pericolose. Soprattutto l’anima che aspira alla santità deve rinunciare volentieri agli spettacoli mondani, nella maggior parte dei quali il mondo inocula il suo veleno, semina i suoi errori ed eccita le passioni più basse. Basti pensare al veleno della Fede che riceviamo costantemente anche dalla tv. Qui più che altrove vale il detto dello Spirito Santo: Chi ama il pericolo perirà in esso (Eccli 3,27). Certamente che non è necessario rinunciare a tutti gli spettacoli, ma sì alla maggior parte di essi. “A nessuno – dice Royo Marin – sembri eccessiva la rinuncia alla maggior parte degli spettacoli e divertimenti. In realtà, nulla rinuncia chi lascia tutte le cose per Dio, giacché tutte le creature, al dire di S. Giovanni della Croce, sono come se non esistessero davanti a Lui. Soltanto alla nostra cecità appare troppo caro il prezzo della santità”.

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo. (Mat 13,44). Si noti che davanti alla grandezza del tesoro scoperto (che è il Regno dei Cieli), l’uomo lascia tutto quello che ha pieno di gioia.




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