venerdì 5 aprile 2013


La Risurrezione di Gesù
(Parte I)


La risurrezione del Signore non è soltanto la verità salvifica centrale del Cristianesimo, ma costituisce anche la prova più sicura della missione divina di Cristo e dimostra ciò che abbiamo provato negli ultimi articoli: che Cristo è Dio. Se Cristo non è risorto, vana è la nostra predicazione e vana pure la nostra fede (1Cor 15,14). La risurrezione è il più grande miracolo operato da Gesù ed in Gesù; studieremo questa realtà in tre articoli incominciando da ciò che dicono gli avversari di questa verità di fede.  



1.      Avversari della risurrezione

            Gli oppositori, coscienti che la fede cristiana può essere scossa solo se vengono minati i fondamenti della fede nella risurrezione, muovono obiezioni contro di essa: o sull’attendibilità storica dei racconti della risurrezione, o che la interpretazione cristiana è falsa.


a)      Teorie che dicono che la Risurrezione è un’interpretazione falsa degli apostoli


            - Teoria dell’inganno: I discepoli delusi dalla morte di Gesù, vedendosi ingannati nelle loro speranze, rubarono il cadavere di Gesù e fecero circolare la falsa notizia della sua resurrezione, appellandosi al sepolcro vuoto (così S. Reimarus).
            - Ipotesi della sottrazione: Gli apostoli furono sorpresi della scomparsa del cadavere del Signore, i giudei avrebbero portato via il cadavere; o Giuseppe di Arimatea lo avrebbe sottratto o trasferito dal sepolcro provvisorio in un altro più onorifico; o per un terremoto sarebbe caduto in una voragine. La scomparsa del cadavere avrebbe messo in sospetto i discepoli e fatto sorgere in loro il pensiero della risurrezione.
            - Teoria della evoluzione: a la fede sarebbe di attribuire l’origine dei racconti della risurrezione. Dopo la fine tragica di Gesù, poco a poco si sarebbe ripresa la fede dei discepoli. La figura di Gesù con il passare del tempo e le sue dottrine religiose apparvero ora sempre più in una luce trasfigurata. Il suo messaggio continua a vivere ed agire... questo entusiasmo religioso e le allucinazioni che furono i loro effetti, portarono a pensare al modo delle divinità pagane che muoiono e risorgono...


b)      Teorie che negano la veracità dei racconti sulla Risurrezione


            - Teoria della morte apparente: Gesù non era morto, ma al momento della sepoltura era in stato di catalessi, dal quale si riprese in seguito a circostanze favorevoli. Il colpo di lancia, l’imbalsamazione, il freddo del sepolcro, l’aria rinfresca da un temporale... lo rianimarono. Così si presentò ai suoi, ora come ortolano, ora come pellegrino, inducendoli in tal modo a credere nella sua risurrezione miracolosa (così H. Paulus).
            - Teoria della visione: I racconti della risurrezione non si fondano su apparizioni di Gesù fisicamente risorto, ma su visioni che i discepoli avevano avuto di lui. Hanno influito su queste visioni le idee del AT, specialmente la immagine di Giona in rapporto alla risurrezione il terzo giorno. E un fondamento positivo lo si vuole trovare nel racconto di S. Paolo (1Cor 15) in cui pone le apparizioni ai discepoli sullo stesso piano della sua visione di Damasco... ma questa era solo psicologica, e non una apparizione di Cristo fisicamente risorto, quindi... (così D. Fr. Strauss).

1 commento:

  1. vangeliestoria.eu per confutare le porcate teologiche!!!

    https://www.youtube.com/watch?v=1S_htcLcdac
    ECCOVELA QUI LA VERITA', ALTRO CHE BALLE TEOLOGICHE!!!!
    NEANCHE LE GALLINE CREDONO Più ALLE VOSTRE SCEMENZE RELIGIOSE!!!

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