giovedì 18 aprile 2013


Sono lecite le relazioni 

sessuali prematrimoniali?


          Domanda: Perché sono illecite le relazioni prematrimoniali? Non mi riferisco a qualsiasi atto sessuale tra persone non sposate ma a relazioni tra fidanzati che hanno una seria intenzione di sposarsi.

          Risposta: Nella domanda si intende per relazione prematrimoniale l’atto sessuale completo tra fidanzati che hanno una seria intenzione di sposarsi o almeno che stanno pianificando seriamente questa possibilità. Andiamo a considerare queste condizioni, anche se non cambia sostanzialmente il giudizio morale rispetto ad altre relazioni sessuali tra persone che non hanno nessuna intenzione di sposarsi.


 1. Un problema molto attuale...
  
          Questo tipo di relazioni si è esteso molto in questi ultimi tempi tanto che molti lo giudicano come una normale attitudine, come una carta di cittadinanza che vale per tutto il fidanzamento. Le cause della sua propagazione possono vedersi in alcuni distinti fenomeni della nostra epoca come:

–La riduzione dell’ amore al sesso.
–La riduzione del sesso alla genitalità.
–La prolungazione indefinita di alcuni fidanzamenti.
–Il continuo bombardamento della pornografia nei mezzi di comunicazione.
–La facilità al ricorso a mezzi contraccettivi e la mentalità anticoncezionale e abortista che si trova nello stesso matrimonio.
–La perdita del senso della castità e della verginità.
–La mancanza di educazione del carattere e della affettività in generale.

     
Il giudizio morale sulla fornicazione è molto chiaro: “ La fornicazione è l’ unione carnale tra uomo e donna fuori dal matrimonio. È gravemente contrario alla dignità delle persone e della sessualità umana, che è naturalmente ordinata al bene degli sposi ed alla generazione ed educazione dei figli”[1].

Alcuni cattolici moralisti e fedeli cattolici credono che le relazioni prematrimoniali non entrerebbero nella stessa categoria. Secondo alcuni i fidanzati dovrebbero giocarsi il progetto di amore del loro futuro matrimonio. Così come non si può negare che i fidanzati  che vanno a sposarsi si amino veramente, cosi tanto meno si potrebbe dire che tali relazioni fortifichino il  loro amore. Altri moralisti affermano che si giustificano in circostanze straordinarie o difficili e supposta la volontà seria di sposarsi pubblicamente a loro debito momento. Che dire di queste opinioni?


2- Il giudizio morale: le relazioni prematrimoniali sono intrinsecamente dannose

       Le relazioni  prematrimoniali sono cattive per se stesse (vuol dire, “a causa del loro stesso oggetto”) e anche se non si può negare che i fidanzati si amino, si può affermare che la relazione sessuale non è una manifestazione autentica dell’amore in questa tappa della loro vita. 
Perché? Fondamentalmente perché “l’ atto sessuale” tra uomo e donna è la manifestazione piena ed esclusiva della coniugalità, ed i fidanzati mancano della coniugalità anche se sono ordinati ad essa e si stanno preparando per accoglierla. 
È la manifestazione piena dell’amore coniugale, perché nella relazione sessuale gli sposi raggiungono la massima unione fisica e, attraverso di essa, raggiungono la massima unità affettiva e spirituale. 

Lì sono una “sola carne” e mediante questo atto anche “un solo Spirito”; perciò è anche la manifestazione esclusiva della coniugalità in quanto solo all’interno del matrimonio è lecito realizzare la sessualità.



                Perché dentro il matrimonio? 

Per il linguaggio del corpo, l’atto sessuale è parte del linguaggio umano: ha un significato unico, irripetibile e irrinunciabile. Quello che questo atto “dice”, è vero solo quando c’è di mezzo un’unione  matrimoniale definitiva. Cosa dice questo atto? “Donazione totale”. Una donazione è veramente totale quando include: 

1º- tutto quello che si è 
2º - in modo esclusivo 
3º- per donarsi 
4º -per tutta la vita


La donazione tra gli sposi è totale quando include: 1º- tutto quanto si ha (corpo, anima, affettività, presente e futuro); 2º- in modo esclusivo (vuol dire a una sola persona con esclusione di tutte le altre); 3º- nello stato più perfetto nel quale si può essere (né diminuito o deteriorato, come succede quando le capacità sono state annullate precedentemente per mezzo di anticoncezionali e sterilizzazioni); 4º -per tutta la vita (esso si garantisce solo attraverso l’assunzione di responsabilità pubblica che si dà  col consenso matrimoniale). Questi elementi si possono vivere solamente in un matrimonio celebrato.


Nella relazione prematrimoniale non si  hanno queste condizioni. In effetti:

1º- Non si dà quanto si ha, in quanto  non può dare tutto colui che non ha pronunciato pubblicamente il “si matrimoniale” davanti alla società; non ha impegnato il suo futuro, non ha corrisposto pienamente, non ha manifestato una responsabilità. Il vero amore è un atto “oblativo”, un dono totale di sé dell’altro; al contrario, nella relazione prematrimoniale (e  lo stesso in quella extramatrimoniale), quello che è primario psicologicamente non è l’atto oblativo ma la ricerca egoistica del piacere: “l’altro” non è quello che si dà ma quello che si prende (questo vale per ciascuno).

2º -Non è esclusivo, o almeno non è necessariamente esclusivo; allora la mancanza del patto matrimoniale porta molte volte alla rottura del fidanzamento (incluso quello più serio) e all’ instaurazione di nuovi fidanzamenti; in questo modo le relazioni prematrimoniali si hanno con distinti uomini e distinte donne

3º- Non si dà generalmente nello stato più  perfetto: “la maggior parte delle volte escludono la prole”[2].

4º -Non è per tutta la vita: per confermarlo  come unico atto che si fa indissolubile dopo il patto, con il quale si intende la celebrazione valida del matrimonio.




Allora come si devono comportare i fidanzati? Possono stabilirsi le seguenti norme morali per regolare la condotta dei fidanzati:

1º- sono lecite le dimostrazioni di affetto, accettate per le abitudini e usanze, che sono segno di cortesia, urbanità ed educazione;

2º- sono illecite le espressioni pudiche (abbracci, baci, sguardi,pensieri, desideri) con l’ intenzione espressa e deliberata del piacere venereo o sessuale, anche se non si ha la volontà di arrivare alla relazione sessuale completa;

3º- a maggior ragione sono illecite le espressioni impudiche e le relazioni sessuali complete.


Riassumendo: “si riserveranno per il tempo del matrimonio le manifestazioni di tenerezza specifiche dell’amore coniugale”.                


P. Miguel Angel Fuentes, IVE
Traduzione: Tullia Trevisan




[1] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2353
[2] Cf. Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Persona humana, su alcune questioni di etica sessuale, 29 dicembre 1975, n. 7.

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