mercoledì 31 ottobre 2012


Halloween? No grazie, meglio un 

Rosario! (Parte I)


Vi proponiamo un breve articolo di Elena su Halloween, che si svilupperà in due parti. Ecco la prima parte dove Elena vuole sottolineare i danni che questa festa porta alla nostra società.


Il Salvatore nostro Gesù Cristo 
ha vinto la morte e ha fatto risplendere
 la vita per mezzo del Vangelo. (2Tm 1,10)


Ormai da parecchi anni, ogni Ottobre (il mese missionario), siamo bombardati dalla fiera ingorda della moda di Halloween. Sin da metà mese cominciamo ad essere invasi da quello che chiamerei il culto del mostruoso e della morte e da un certo piacere nell’avvicinamento all’esoterismo. Ovunque si vada ci si trova circondati da simboli di morte e occultismo. Ve lo dico chiaramente, questa “moda” se così si può chiamare, fa male sia palesemente che subdolamente e le vittime di tutto ciò sono tutti: bambini, giovani e adulti.

IL DANNO

Per quanto riguarda il danno palese, sia alla società che agli individui, Halloween crea una frenesia consumistica inutile, le multinazionali gioiscono bellamente degli affari che fanno a scapito nostro. Pensate che grazie all'arrivo di questa moda anche da noi, queste ricchissime società hanno conquistato una grandissima fetta di mercato che, nella cristianissima Europa non gli era stata mai concessa.
Si spende quindi, in cose inutili perché sono a tema, si spende in locali e feste, si spende per godersi un po’ di orrido, come se nel mondo non ce ne fosse già abbastanza, quello vero. Molti hanno analizzato il fenomeno “horror” che, soprattutto negli ultimi anni, ci ha globalizzato. Alcuni spiegano il successo che queste tematiche riscontrano nel pubblico, indicando che gli uomini dei nostri giorni, annoiati e abbattuti dalla situazione socio-politica si buttano su qualcosa di orrendo per provare emozioni forti, più forti rispetto a quello che c’è intorno. Come se vedendo, leggendo o promuovendo queste tematiche, ci fosse una sorta di catarsi, (un po’ come succedeva nel teatro greco), e il singolo vivesse emotivamente cose estreme che realmente non potrebbe mai vivere. Tutto ciò col risultato di distrarsi dai problemi di tutti i giorni, dalla coscienza sociale e rinchiudersi in una dimensione isolata e individuale. Tutto questo è un inganno e, come al solito in ogni inganno c’è una sovrapposizione del falso sul Vero.

Il danno subdolo però è ben più grave e preoccupante. Halloween, come fu per i baccanali in epoca romana, imbarbarisce la società; è la scusa per concentrare in un dato giorno tutto ciò che di trasgressivo non si potrebbe fare negli altri giorni. Questo, badate bene, avviene con varie gradazioni di intensità e colore (in dipendenza dal degrado dei soggetti che lo festeggiano) ma punta inesorabilmente allo stesso risultato. RENDERE L’UOMO SCHIAVO, BESTIA.

Chi “festeggia” Halloween osanna l’occulto e l’esoterico. Per cui poi, quell'ambiente ha delle pretese sull'individuo stesso (P. Amorth).
Tutto ciò è inesorabilmente vero perché, da recenti studi si è visto come Halloween è sempre più una scusa per irretire giovani nelle sette. Ci si sposta senza accorgercene dalla Luce di Dio alle tenebre. Questo succede perché sembra la cosa più innocua del mondo festeggiare mascherati; niente di più sbagliato. L’inganno inizia da lì. Halloween sposta l’attenzione dalla cristianità di questo periodo nel quale ricorrono le festività dedicate ai Santi e ai Defunti, buttando la consapevolezza del nostro credo e della nostra identità nel dimenticatoio.

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