sabato 8 dicembre 2012

Famiglia e Amore puro

(seconda parte)


L'importanza della Famiglia
Che cosa ci vuole per far durare un matrimonio? Sacrificio, pazienza e autocontrollo.

Quali qualità deve sviluppare una coppia che decide di vivere la purezza? Sacrificio, pazienza e autocontrollo!

La castità è il vero test dell'amore, non la convivenza. Una famiglia stabile, “fondata sulla roccia”, su Dio e cioè sull'Amore, è il desiderio profondo di ognuno di noi. Non siamo stati creati per vivere in una condizione di paura e incertezza, temendo la separazione, il divorzio, i tradimenti. Nella convivenza, nessuno dei due mette in gioco e sacrifica qualcosa di importante della propria vita: se qualcosa va storto, ci si può facilmente lasciare; permette di ottenere i piaceri e i vantaggi del Matrimonio, senza i doveri e gli obblighi annessi. Sarebbe l'ideale...se fosse davvero ciò che desideriamo. Ma non lo è! (grazie, Signore, per questo!).
Dio non solo ci ha creati per l'Amore puro e vero, ma ci ha creati addirittura per l'eternità: come possiamo pensare di accontentarci di quel poco che offre la convivenza?

L'amore a cui Dio ci chiama nel Matrimonio è un amore libero, totale, fedele, per sempre e aperto alla vita. L'unica unione che rispetta questo amore è l'unione tra l'uomo e la donna (come piace ricordare al Signore fin dalla prima pagina della Sacra Scrittura). La convivenza (sia tra persone di sesso uguale che di sesso opposto) non è un amore totale, spesso non è né fedele, né libero e di sicuro non è aperto alla vita.

Quest'ultima caratteristica, l'apertura alla vita, è spesso dimenticata o sottovalutata: Dio ha voluto donare all'essere umano un pizzico della sua infinita Potenza creatrice, riservando all'uomo e alla donna un ruolo fondamentale nella creazione di un nuovo essere. “[...] Grazie alla loro partecipazione all'inizio della vita di un nuovo essere, l'uomo e la donna partecipano nello stesso tempo a loro modo all'opera della creazione.”(Karol Wojtyla, Amore e Responsabilità). Non riusciremo a capire mai abbastanza l'immensità di questo dono.


Per esperienza personale, credo che ci siano almeno due cose che fanno della famiglia qualcosa di unico, fondamentale e che dovrebbe essere diritto di chiunque (oggi viene negato perfino questo).

Prima di tutto, è nella famiglia che riceviamo le basi dell'istruzione cattolica; che ci viene trasmesso l'amore verso la Santissima Trinità e verso la Vergine Maria, il rispetto della Parola di Dio e l'importanza dei Sacramenti.

Mi ricordo che, quando ero piccolo, i miei genitori provarono in tutti i modi a farmi entrare in un gruppo di azione cattolica ma mi sono sempre rifiutato di farne parte. Non oso immaginare dove mi troverei adesso se la mia famiglia non mi avesse aiutato ad approfondire la mia fede durante tutti questi anni!

Il secondo aspetto credo sia il più importante: mi sono reso conto di quanto mi hanno aiutato i miei genitori semplicemente pregando ogni giorno per me. In tutti quei momenti difficili in cui venivo tentato e messo alla prova senza rendermi conto davvero di quello che stavo per fare, capivo che c'era sempre un qualcosa che mi impediva di avvicinarmi troppo al male. Eppure tanti altri ragazzi non avvertivano questa sensazione: c'era realmente qualcosa di diverso. C'era realmente Qualcuno sempre vicino a me.

È questo, per me, ciò che rende enorme il gran dono della Famiglia: la capacità di aiutarsi l'un l'altro, specialmente nella preghiera, per conseguire lo scopo principale della vita di ognuno di noi e cioè la salvezza della propria anima. 


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