giovedì 17 aprile 2014


Ventiduesimo giorno
Trattato: [173 – 182] 

<!--msnavigation-->Ottavo motivo: quessOttavo motivo: questa consacrazione è un mezzo meraviglioso di perseveranza.


La perseveranza nella fede e nella grazia fino alla morte è una grazia talmente grande che per ottenerla è doveroso chiederla in preghiera. Lo affermava il Curato d’Ars: “La preghiera è assolutamente necessaria per perseverare”. Molte volte ci troviamo con delle persone che appena si mantengono ferme per pochi mesi dopo una conversione. Noi stessi ci ritroviamo ricaduti nel peccato o invece di progredire nella virtù ci sembra di indietreggiare. Conosciamo la nostra debolezza, portiamo la fede “in vasi di creta”.

San Luigi paragona la Vergine Maria ad un àncora salda che ci trattiene e ci impedisce di fare naufragio nel mare agitato di questo mondo. Maria assomiglia anche all’arca di Noè: le acque del diluvio di peccati, che fanno annegare molti, non nuoceranno coloro che si rifugiano in Maria.

Con questa devozione si costituisce a Maria come “depositaria universale di tutti i propri beni di natura e di grazia”. Come buona Madre, accetta sempre tutto ciò che le si affida in deposito. Quanto poi ha ricevuto come depositaria, “è obbligata per giustizia, in virtù del contratto di deposito, a custodircelo.”

San Bonaventura sembra affermare la stessa cosa quando scrive: “La Vergine santa non solo dimora nella pienezza dei santi, ma trattiene ella stessa i santi nella pienezza perché questa non venga a diminuire. Trattiene le loro virtù perché non sfuggano, i loro meriti perché non periscano, le loro grazie perché non si disperdano. Trattiene i demoni perché non nuocciano e, infine, trattiene Nostro Signore perché non castighi i peccatori quando peccano”.


E San Luigi ci avverte dei pericoli di affidare il deposito delle nostre buone opere fuori delle Mari di Maria: “Non affidate l'oro della vostra carità, l'argento della vostra purezza, le acque delle grazie celesti, il vino dei vostri meriti e virtù a un sacco forato, a un forziere vecchio e rotto, a un vaso infetto e inquinato, quali voi siete. Altrimenti sarete derubati dai ladri, cioè dai demoni che cercano e spiano notte e giorno il momento propizio. E voi stessi guasterete, con il vostro amor proprio, con la fiducia in voi medesimi e con la vostra volontà, ciò che Dio vi dà di più puro”.

Questa devozione viene presentata da San Luigi come un tesoro nascosto che ci viene offerto e che ci assicura un bene grandissimo per le nostre anime. “Ecco il segreto che vi svelo: segreto sconosciuto a quasi tutti i cristiani, compresi i più devoti.

"Mettete, versate nel grembo e nel cuore di Maria tutti i vostri tesori, tutte le vostre grazie e virtù: ella è un vaso spirituale, un vaso d'onore, un vaso insigne di devozione. Dopo che Dio stesso in persona vi si racchiuse con tutte le sue perfezioni, questo vaso divenne tutto spirituale e dimora spirituale delle anime più spirituali”.

Ed esclama il santo: “Oh! Quanto è felice chi ha dato tutto a Maria, e a Maria si affida e si abbandona in tutto e per tutto! Egli è tutto di Maria e Maria è tutta sua... E può dire arditamente con Gesù Cristo: “Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie” (Totus tuus ego sum, et omnia mea tua sunt).



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Pratiche di preparazione

Per questa terza settimana, dice san Luigi: “si applicheranno in tutte le loro preghiere e azioni quotidiane a conoscere MariaChiederanno tale conoscenza allo Spirito Santo. Potranno leggere e meditare ciò che ne abbiamo detto. Reciteranno, come nella prima settimana, le litanie dello Spirito Santo e l'Ave Stella del mare”. Per questa settimana si possono offrire anche le orazioni che uno faccia abitualmente (l’offerta delle opere la mattina, le tre Ave Marie, la preghiera dell’Angelus…) e nella misura delle proprie possibilità recitare il Santo Rosario.

1) Ci mettiamo nella presenza di Dio

2) Chiediamo la grazia allo Spirito Santo di conoscere Maria Santissima.

3) Esortazione di San Bernardo ad avere fiducia: 

" O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo a una tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di quella Stella. Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria! Se turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza  e sei per cadere negli abissi della disperazione, pensa a Maria. Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Seguendo lei , non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai. Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata".




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