Un anticipo del cielo
Vi proponiamo un testo tratto dal libro Quarant'anni nel circolo polare scritto dal missionario spagnolo in Alaska P.Segundo Llorente, un modello di eroicità e di zelo per le anime. In queste righe spiega come per il missionario ciò che conta è la sua fedeltà alla missione a lui affidata, avendo come centro e sorgente di tutte le sue attività la celebrazione della Santa Messa.
Tutti i giorni a Kalskag [Alaska]
distribuiamo in media 25 comunioni, 60 la domenica. Il giorno dell’Immacolata
Concezione siamo arrivati a 64.
Alcuni giorni prima della festa, abbiamo
provato a casa mia le messa “De Angelis” con l’armonio. Era la prima volta che
si sarebbe cantata la messa nel fiume Kuskokwim che nasce nel cuore dell’Alaska
e sfocia nel mare di Bering.
Ho dovuto salvare due parti difficili da
cantare nel Gloria. E ci siamo messi d’accordo che in quelle parti, mi
seguissero e stessero attenti ad intonarsi a me che io dalla sede li avrei
aiutati.
Infatti quando siamo arrivati a quelle
parti, ho tirato fuori tutta la voce che avevo, al punto tale che presero il
filo e mi hanno seguito con aria orgogliosa e fiduciosa. Hanno cantato un inno
che piace tantissimo. Lo hanno cantato così bene che mi sono emozionato e ho
dovuto reggermi all’altare per mantenermi in piedi.
Alla gioventù inquieta (riferendosi
ai giovani in europa), che va per il mondo cercando la felicità senza mai
trovarla, che venga in missione. Da parte mia posso affermare che
la gioia interiore è a volte così grande, che ho paura che Dio mi paghi in
questa vita ciò che io credevo che era patrimonio dell’altra.
Sull’altare di Kalskag con l’ostia santa
nelle mani ed ascoltando gli inni degli eschimesi, non lo cambierei con
nessun’altra cosa. È semplicemente un anticipo del cielo.
Traduzione dallo spagnolo: P.Giuseppe Calvano IVE
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