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domenica 8 gennaio 2017
giovedì 3 novembre 2016
Educare alla purezza per salvare
la famiglia e la vita
di Carlo Principe e Annamaria Principe*
*Membri dell’Istituto Santa Famiglia della Famiglia Paolina
di Carlo Principe e Annamaria Principe*
Non
tutti colgono la profonda correlazione esistente tra purezza e sacralità della
Vita. San Giovanni Paolo II, nell’Evangelium Vitae, la evidenzia: “La banalizzazione della sessualità è tra i
principali fattori che stanno all'origine del disprezzo della Vita nascente:
solo un amore vero sa custodire la vita”.
Altrettanto forte è il legame tra purezza e sacralità
della Famiglia, opera più alta di Dio Creatore. I fidanzati che “bruciano” le
tappe dell’amore lasciandosi soggiogare dalla carnalità, non solo mortificano la
sessualità, dono di Dio per amare, ma costruiscono la loro famiglia sulla
sabbia. Lo spiega chiaramente Benedetto XVI: “Bruciare le tappe finisce per “bruciare” l’amore, che invece ha bisogno
di rispettare i tempi e la gradualità nelle espressioni; ha bisogno di dare
spazio a Cristo, che è capace di rendere un amore umano fedele, felice e
indissolubile”.
Un rapporto ridotto a fisicità è debole e fragile. Tanti
matrimoni vanno in frantumi perché tra gli sposi affiorano quelle divergenze
che la schiavitù del sesso, da fidanzati, ha reso impossibile scoprire. Sempre Benedetto
XVI: “Non pensate, secondo una mentalità diffusa, che la convivenza sia
garanzia per il futuro”.
La Chiesa insegna che l’espressione genitale della
sessualità è riservata al Matrimonio, un patto di amore totale e definitivo. Questa
verità è parte del progetto di Dio sull’amore umano. E si capisce perché: il rapporto sessuale è legato al mistero
della Vita e della sua trasmissione. E un figlio, per maturare
integralmente, ha bisogno di respirare l’amore totale e perenne dei suoi
genitori. Amore che esige sacrificio e dono di sé, che solo la Grazia del Sacramento
del
Matrimonio può sostenere.La convivenza che rinvia a tempo indeterminato il matrimonio
- sempre più ridotto a un vuoto, quanto costoso, rito di convenienza sociale -
calpesta e svilisce questo Sacramento. Perché sposarsi in Chiesa, infatti, se i
fidanzati compiono, senza percepirne il disordine, i gesti che sono propri del Matrimonio?
Papa Francesco, ammonisce: “C’è una
distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi, che la Chiesa da
sempre custodisce in vista della delicatezza e della profondità di questa
verifica”.
La coppia convivente che esclude il “per sempre”, più
facilmente esclude, con la contraccezione e l’aborto, anche un figlio, vera
scommessa sul futuro. Al contrario, i fidanzati che vivono castamente la loro
relazione fanno di tutto, spinti anche dal desiderio di donarsi nella gioia di
un amore totale, per accelerare il giorno delle nozze e formare così famiglie
giovani e feconde.
Ecco perché l’aumento delle convivenze è all’origine,
non solo del pauroso calo dei matrimoni
religiosi (con un ritmo tale - 10 mila in meno l’anno - che, fra qualche decina d’anni, di essi non resterà che il ricordo), ma
anche del crollo delle nascite che
fa dell’Italia il Paese meno fecondo al mondo.
La violazione della legge di Dio sulla purezza, dunque,
oltre a compromettere la salvezza dell’anima (“nessun fornicatore, o impuro, o avaro - cioè nessun idolatra - ha in
eredità il regno di Cristo e di Dio”, dice san Paolo), ferisce profondamente
anche la società.
Per salvare la famiglia e la vita, dunque, è urgente “offrire soprattutto agli adolescenti e ai
giovani l’autentica educazione alla sessualità e all’amore, un’educazione
implicante la formazione alla castità, quale virtù che favorisce la maturità
della persona e la rende capace di rispettare il significato «sponsale» del
corpo”. (Papa Wojtyla, EV 97).
Ecco il senso dell’iniziativa “Ottobre per la purezza” svolto per le strade e nelle scuole di
Benevento.
Dio ha voluto che ad animare questo apostolato fossero
i giovani delle “Voci del Verbo”, i numerosi
religiosi, tra sacerdoti, suore e seminaristi, dell’Istituto del Verbo Incarnato, uno splendido ordine fecondo di vocazioni
sacerdotali e religiose, e anche delle famiglie.
Attraverso incontri per strada e nelle scuole, questi
apostoli hanno testimoniato la bellezza della castità e annunciato ai giovani Cristo
nel Vangelo delle beatitudini: “Beati i
puri di cuore perché vedranno Dio”. E questi giovani si sono mostrati
attenti e desiderosi di informarsi sul tema della purezza, tanto decisivo per
la loro vita, quanto coperto da un irresponsabile e generale silenzio.
Silenzio che Madre Teresa di Calcutta, appena proclamata
santa, ha definito senza mezzi termini, “impuro”.
Impegnarsi in questo apostolato è difficile, perché è fuori
della logica del mondo. Chi lo fa rischia la derisione e l’accusa di
oscurantismo, perfino da uomini di Chiesa. Ma Benedetto XVI così li incoraggia:
“Non abbiate paura di apparire diversi e
di venire criticati per ciò che può sembrare perdente o fuori moda: coloro che
sembrano più lontani dalla mentalità e dai valori del Vangelo, hanno un
profondo bisogno di vedere qualcuno che osi vivere secondo la pienezza di
umanità manifestata da Gesù Cristo”. *Membri dell’Istituto Santa Famiglia della Famiglia Paolina
mercoledì 31 agosto 2016
Che
c’è di male nella pornografia? - Parte 2
Che
conseguenze ha la pornografia sulle donne?
Che
conseguenze ha la pornografia sui matrimoni?
[5] Robert Stoller, Porn: Myths For The Twentieth Century (New Haven, Conn.: Yale University Press, 1993), 31.
di Jason Evert
Dal momento che insegna agli uomini a pensare alle donne come ad oggetti
da essere usati invece che come a persone da essere amate, i ragazzi parlano
delle donne come degli oggetti e le trattano come oggetti. Un produttore di
film dell’industria pornografica ha ammesso: «l’unico motivo per cui lavoro in
questo settore è quello di soddisfare il desiderio degli uomini nel mondo, a
cui praticamente non interessa molto delle donne che vogliono vedere gli uomini
che lavorano con me che vanno con le donne che loro non hanno potuto avere
quando crescevano. Lo credo fermamente, e l’industria mi odia per questo
motivo»[5].
Quando gli uomini imparano il loro
concetto di intimità dai video e dalle riviste, potrebbero accettare
l’idea che il “no” di una donna sia in realtà un sì e che lei goda nel venir
usata. Questo conduce ad una mentalità da stupratore. Considera, ad esempio,
uno studio fatto nella zona della città di Oklahoma. Quando sono state chiusi
150 business sessuali, il tasso di stupro è diminuito del 27% in cinque anni,
mentre i tassi nel resto della città sono aumentati del 19%. A Phoenix, in
Arizona, i quartieri che ospitavano negozi pornografici avevano il 500% di crimini
sessuali rispetto ai quartieri senza negozi porno.[7]
Ted Bundy ha violentato e ucciso dozzine di donne. Condannato a morte
sulla sedia elettrica, ha richiesto che la sua ultima intervista fosse con il
dottor James Dobson, il fondatore di Focus on the Family. In quell’incontro
Bundy parlò apertamente della pornografia e disse al dottor Dobson che tutti i
suoi problemi cominciarono lì. Spiegò che tutti i suoi compagni di galera
avevano un’ossessione per la pornografia prima di entrare in prigione. Le
riviste e i video porno sono alla radice di innumerevoli stupri e omicidi.
Anche tantissime vittime di molestie sui
bambini riferiscono che venivano esposti a pornografia nel tentativo di venire
sedotti. Nessuno può dire ai mariti, ai figli, ai parenti e ai genitori di
quelle donne violate e uccise che la pornografia non fa male. Inoltre, non ti
farebbe infuriare se un ragazzo semplicemente guardasse la donna che ami allo
stesso modo in cui tu guardi la pornografia?
Bisogna anche sottolineare che la pornografia non è semplicemente un
problema dei ragazzi. Anche molte donne hanno questi problemi e subiscono le
stesse conseguenze. Se anche tu sei una donna e hai queste difficoltà, non sei
da sola. Molte donne hanno scritto articoli per il nostro blog sulle loro
esperienze con la pornografia e su come sono riuscite a liberarsene.
Sinceramente, la pornografia è il modo perfetto per sparare in testa il
tuo futuro matrimonio. Immagina un giovane che ha l’abitudine di guardare
pornografia e non lo dice alla sua fidanzata. Spero che quando sarà sposato, i
desideri di eccitazioni sessuali illecite svaniranno. Ma che fine fa la sua
lussuria dopo il matrimonio? Non scompare; viene imposta a sua moglie. La
pornografia gli ha insegnato a reagire al valore sessuale di una donna e a
nient’altro. Si è allenato a credere che le donne dovrebbero essere sempre fisicamente
perfette e costantemente sessualmente accessibili.
Se anche razionalmente rigetta questa visione, rimane il fatto che la pornografia
ha distorto il modo in cui guarda le donne. Si può dire che vede il mondo attraverso
occhiali-porno. Sa guardare le donne soltanto attraverso le lenti della lussuria.
Uno psicologo che si è specializzato in problemi sessuali ha notato che «più
tempo trascorri in questo mondo di fantasia, e più difficile diventa poi passare
alla realtà»[8].
Finché la moglie di un uomo è una Barbie grandezza naturale con una
squadra di truccatori e parrucchieri che la seguono per tutta la casa, le cose
potrebbero andare lisce per un po’ di tempo. Ma quando la realtà si confronta
con la fantasia, l’uomo rimarrà deluso e l’immagine che la donna ha di se
stessa soffrirà. Nessuna donna reale potrà mai dare soddisfazione ai suoi
desideri e alle sue fantasie disordinate. Questi si focalizzano esclusivamente
sulla gratificazione egoista piuttosto che sul dono mutuo e sulla gioia di far
piacere al proprio sposo.
Una donna ha spiegato che se la compagna reale di un uomo non è sempre disponibile
sessualmente e se non vuole sempre fare quello che lui desidera come le donne su
cui ha fantasticato, potrebbe accusarla di essere una bigotta. Potrebbe
accusarla di essere grassa, a differenza delle modelle che lui adora. Se lei ha
delle necessità, a differenza delle immagini passive delle riviste, allora lei
potrebbe sembrare troppo esigente per lui [9].
In altre parole, non ci vorrà molto per incolparla dei suoi disordini;
le sue fantasie lo avranno privato della capacità di essere veramente intimo
con sua moglie. Un motivo per cui è incapace di avere una sana intimità con sua
moglie è che l’intimità non è una fuga dalla realtà ma la capacità di vedere la
bellezza dell’altro. La presenza della lussuria nel cuore dell’uomo blocca la
sua capacità di vedere la donna come una persona. L’ha ridotta ad un oggetto e
ha ignorato il suo valore come persona. Quando accade questo, lui perde
l’amore. La vera intimità è impossibile.
Si è detto che il problema con la pornografia non è che mostra troppo,
ma che mostra troppo poco. Riduce una donna a nient’altro che al suo corpo.
Così un uomo dedurrà che migliore è il corpo e migliore è la donna. Con questa
impostazione mentale gli uomini non solo si aspettano che le loro future mogli
siano perfette quanto Miss Settembre; ma non apprezzano neanche le qualità più
belle e preziose di una donna, dal momento che le foto di una rivista non potranno
mai rivelarle. Questo induce gli uomini a cercare altrove in una impossibile
tentativo di soddisfare la loro lussuria. Dopotutto, la pornografia favorisce
la falsa mentalità secondo cui il sesso casuale e senza prendere impegni sia il
più soddisfacente e piacevole. E chi è che non vuole essere soddisfatto?
Una risposta all’insoddisfazione coniugale spesso causata dall’abitudine
della pornografia è di portarla nella camera da letto. Questo è un vano tentativo
da parte dell’uomo di ottenere l’eccitamento illecito verso cui si è attaccato.
La povera moglie potrà permetterlo, ma la gioia dell’amore è fuggito dall’uomo,
che non vede più il valore della persona e il bisogno di negare se stesso per
il suo bene. Le coppie sposate che usano la pornografia ottengono che i loro problemi
coniugali diventano peggiori. Se un marito ha bisogno di fingere che sua moglie
è qualcun altro affinché lui sia eccitato, allora diventerà sempre meno
attratto da lei. Invece di amarla, sta distruggendo l’amore tra di loro. Nel
momento in cui dovrebbe rinnovare i voti matrimoniali con il suo corpo,
commette adulterio nella sua mente.
Dato che gli effetti della pornografia sono così disastrosi, gli uomini
e le donne cristiane hanno l’obbligo di liberarsene. Secondo Giovanni Paolo II,
Dio «affida la dignità di ogni donna come compito a ciascun uomo»[10]. Quando
agiamo in un modo che è contrario alla dignità degli altri, agiamo in maniera
contraria alla nostra stessa dignità. Per questo motivo, il Santo Padre dice, «ogni
uomo deve guardare dentro se stesso per capire se colei che gli è stata affidata
come una sorella nell’umanità, come una sposa, non sia diventata nel suo cuore
un oggetto di adulterio»[11].
Se anche la pornografia non avesse effetti negativi sulle persone, non
dobbiamo mai dimenticare che il peccato non è semplicemente una questione
sociale. Dobbiamo amare il nostro prossimo, ma dobbiamo anche onorare Dio in
tutte le nostre azioni e pensieri. Guardare con lussuria le sue figlie è un
peccato grave, anche se nessuna rimane incinta a causa dell’immaginazione di un
altro. «Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la
pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro» (2 Timoteo,
2:22).
______________________________________________
[5] Robert Stoller, Porn: Myths For The Twentieth Century (New Haven, Conn.: Yale University Press, 1993), 31.
[6] Stoller, 32.
[7] U.S. Department of Justice, Child Pornography,
Obscenity and Organized Crime (Washington D.C., February 1988).
[8] Edward Marriot, “Men and Porn”, The Guardian (8 Novembre 2003).
[9] Laurie Hall, “When Fantasy Meets Reality”(www.pureintimacy.org)
[10] Papa Giovanni Paolo II, udienza generale, 24
Novembre 1982. Citato in Man and Woman he
Created Them, 519.
[11] Papa Giovanni Paolo II, lettera apostolica, Mulieris Dignitatem 14 (sulla dignità e
vocazione delle donne) (Boston: Paoline, 1988).
Che
c’è di male nella pornografia? - Parte 1
Che
conseguenze ha la pornografia sugli uomini?
Eppure,
anche quando la mancanza di autocontrollo di uomo lo rende immaturo e il suo
comportamento non può essere conciliato con il titolo “gentiluomo”, sente
ancora il bisogno di identificarsi con l’autentica virilità. Non importa quanto
andiamo a fondo: Cristo ha stampato nel nostro essere la chiamata ad amare come
lui ama. Se sbrogliamo le bugie e ci avviciniamo umilmente al Signore con tutte
le nostre ferite, lui ci innalzerà e ci renderà veri uomini. Per fare questo,
dobbiamo avere il coraggio e l’umiltà di guardare al suo piano per l’uomo e la
donna. Quando Gesù ci ha avvertito che chiunque guarda con lussuria una donna
commette adulterio con lei nel suo cuore (Matteo, 5:28), ha detto in maniera
molto chiara che non è sufficiente evitare le gravidanze o le malattie. Non è
sufficiente neanche evitare contatti sessuali impuri; dobbiamo resistere anche
a pensieri e sguardi sessuali impuri.
_______________________________________________
di Jason Evert
Il problema dell’utilizzo della pornografia è che evira gli uomini,
degrada le donne, distrugge i matrimoni e offende il Signore. Forse starai
pensando: “Non stai un po’ esagerando? Insomma, che c’è di male nel guardare
qualche sito?”. Dai un’occhiata agli effetti della pornografia e capirai perché
i veri uomini non la guardano.
Per cominciare, dato che paralizza la sua capacità di amare, lo priva
della sua capacità di essere un uomo. L’essenza della virilità consiste nella
prontezza a negare se stessi per il bene dell’amata. È per questo che San Paolo
ricorda ai mariti nella sua Lettera agli Efesini che il loro amore deve essere
come quello di Cristo, che ha accettato di essere crocifisso per la sua amata,
la Chiesa (Efesini, 5:21-33).
La pornografia ostacola questa chiamata. Invece di negare se stesso per
il bene della donna, l’uomo, attraverso la pornografia, nega alla donna la sua
dignità per soddisfare la propria lussuria. In sostanza, la pornografia è un
rifiuto della nostra chiamata ad amare come ama Dio. Non c’è da meravigliarsi che
coloro che la usano non sono mai soddisfatti. Solo l’amore dà soddisfazione. Un
terapeuta matrimoniale ha osservato che «le persone che guardano pornografia si
sentono morte dentro e stanno cercando di evitare di rendersi consapevoli di
quel dolore. C’è un senso di liberazione che è temporaneo: ecco perché la
pornografia è così ripetitiva. Devi rifarlo ancora e ancora.»[1]
Le sue opinioni sono ben comprese da coloro che si sentono intrappolati
dal fascino della lussuria. Una persona dipendente dalla pornografia e in via
di recupero ha ammesso che vedere la pornografia «porta una delusione intensa,
precisamente perché non è quello che sto cercando. È più o meno come una
persona affamata che sta fuori la finestra di un ristorante, pensando che verrà
servita»[2]
In un certo senso, il fatto che la pornografia permette agli uomini di
appagare la loro lussuria senza doversi preoccupare di gravidanze o malattie, è
parte del problema. Incoraggia gli uomini a vivere in un mondo in cui la sessualità
offre solo piacere senza significato o conseguenze, un mondo in cui «nessuna
donna rimane incinta, nessuno si prende una malattia, nessuno mostra sensi di
colpa, paure, rimorsi, imbarazzo o sfiducia. Nessuno soffre per l’attività
sessuale di altri e gli uomini, come minimo, sono sempre spensierati e senza freni…
La priorità di proteggere amorevolmente il proprio compagno è di poca preoccupazione
nella pornografia perché non sembra possibile alcun danno»[3].
Vivere in un mondo di fantasia permette ad un ragazzo di scappare dalla
realtà e fuggire dalle esigenze dell’amore autentico. Quindi in realtà non lo
libera. Lo rende schiavo. In parole povere, la pornografia è la rinuncia
dell’amore. Come ha detto lo scrittore Christopher West, «[la pornografia] cerca
di favorire precisamente quelle distorsioni dei nostri desideri sessuali contro
cui dobbiamo lottare per scoprire l’amore vero»[4].
Per la persona che si abbandona alla pornografia, lo scopo del sesso
diventa il soddisfacimento dei “bisogni” erotici, e non una comunicazione di
vita e di amore. La pornografia insegna all’uomo a valutare una dona sono in
base a quello che lei gli dà invece che in base alla persona che è. Dato che è
così concentrato su quello che sta prendendo, non impara a dare.
Alcuni ragazzi si liberano di questi argomenti dicendo, “i ragazzi sono
ragazzi”, oppure “sto solo apprezzando la bellezza della femminilità”, oppure
“mi piacciono gli articoli delle riviste”. A volte si rendono conto di quanto sono
non convincenti questi argomenti e diventano risentiti, dicendo ”vuoi reprimere
la sessualità e privare le donne della loro libertà. Non ti fa bene avere un
così basso apprezzamento per le donne!”. Questo atteggiamento difensivo è evidente
nel modo in cui gli strip club si presentano come “club per gentiluomini” per
“intrattenimento per adulti”. Perché mai un uomo sente il bisogno di giustificare
il suo comportamento? Un uomo non ha bisogno di annunciare che è un gentiluomo,
né gli adulti hanno bisogno di ricordare agli altri che sono maturi. Le azioni
parlano da sole.
_______________________________________________
[1] Estela Welldon, citata in Edward Marriot “Men
and Porn”, The Guardian (8 Novembre
2003).
[2] John Paul Day, citato in Edward Marriot “Men
and Porn”, The Guardian (8 Novembre
2003).
[3] Richard Wetzel, M.D. Sexual Wisdom (Ann Arbor, Michigan: Proctor Publications, L.L. C.,
1998), 72.
[4] Christopher West, Good News About Sex and Marriage (Ann Arbor, Michigan: Servant
Publications 2000), 84.
martedì 7 giugno 2016
Purezza: riverenza verso il mistero
Mons. Fulton Sheen, venerabile della Chiesa Cattolica, dottorato in Filosofia e dottorato in Teologia, risponde a due comuni obiezioni sul perché della purezza
Le due parole di cui oggigiorno più si abusa sono «libertà» e «sesso». La libertà è spesso adoperata a indicare l’assenza di ogni legge, e il sesso a giustificare la mancanza di ogni controllo. Talvolta le due parole si fondono in una sola: «licenza». La ragione, che si dovrebbe impiegare a giustificare la legge di Dio, è invece invocata per legittimare la sfrenatezza e la carnalità degli esseri umani con due argomenti assai spuri. Il primo è che ogni persona deve «esprimere se stessa», che la purezza è autonegazione, e come tale è distruttrice della personalità e della libertà. Il secondo è che la natura ha dato a ciascuno certi impulsi e istinti, principale tra questi l’impulso del sesso, e che quindi si dovrebbero seguire questi impulsi senza i «tabù» che vengono imposti dalla religione e dal costume. […]
La purezza si esprime come l’impurità, sebbene in maniera diversa. Una locomotiva può esprimersi in due modi: o mantenendo la pressione entro i limiti imposti dal costruttore e dal tecnico, oppure scoppiando e uscendo dalle rotaie. La prima auto espressione è la perfezione della locomotiva; la seconda è la sua distruzione. Analogamente, una persona può esprimere se stessa tanto obbedendo alle leggi della propria natura quanto ribellandosi ad esse: tale ribellione finisce nella schiavitù e nella frustrazione. Supponiamo che quest’argomento dell’autoespressione, così com’è usato a giustificazione della licenza carnale, dovesse essere adoperato in guerra. In tal caso un soldato al fonte che, sentendo scoppiare le bombe, gettasse il fucile e scappasse nelle retrovie, dovrebbe essere salutato da un capitano moderno e comprensivo con queste parole: «Vi elogio per aver superato i vostri scrupoli morali e le convenzioni dell’età vittoriana. Peccato che il resto dell’esercito non abbia allo stesso grado il senso dell’autoespressione, sicché vince la paura e seguita a combattere. Vi proporrò per una medaglia al valore per la vostra affermazione di personalità».
Non c’è da discutere con quelli che dicono: «Sii te stesso». Ma la questione è: «Qual è il tuo vero te stesso? Vuoi essere una bestia, o vuoi essere un figlio di Dio?». Quelli che riescono a superare la malvagità e la licenza dicono: «Grazie a Dio sono ritornato me stesso». Questa è la vera autoespressione.
È vero che Dio ci diede una natura dotata di certi istinti, ed è anche vero ch’Egli si aspetta da noi che ci uniformiamo alla natura. Ma questa nostra natura non è animale, bensì razionale, e poiché è razionale i nostri impulsi devono essere usati razionalmente ,ossia per i fini più alti, e non per i più bassi. Molti, come la volpe, hanno l’istinto del cacciatore, ma un uomo non dovrebbe andare a caccia di suocere. Ognuno ha l’istinto del mangiare, ma nessuno dovrebbe nutrirsi di acido solforico. E come sono usati secondo ragione questi nostri istinti fondamentali, così dovrebbero essere usati i nostri impulsi di vita. Come il sudiciume è una sostanza che si trova dove non dovrebb’essere, così la lussuria è energia fisica fuori luogo.
Tratto da Tre per sposarsi del Venerabile Mons. Fulton Sheen
giovedì 17 marzo 2016
Purezza e Virilità
Come Diventare l'Uomo che Dio Vuole che Tu SiaI ragazzi meritano risposte dirette alle domande difficili sulle donne, gli appuntamenti, la sessualità e l'autentica virilità...
Scarica gratuitamente Purezza e Virilità in pdf:
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Purezza e Femminilità
Nel mondo di oggi, è fin troppo facile per una ragazza mentire a se stessa con delle bugie sull'amoreCosa dice a se stessa?
Scarica gratuitamente Purezza e Femminilità in pdf:
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martedì 29 dicembre 2015
Il fascino della purezza: testimonianza di Sara e Luca
Come è strano testimoniare di nuovo nel giro di così
pochi giorni!!! Ciao a tutti, siamo Luca e Sara, due ragazzi di 18 e 20 anni,
fidanzati dal 19 marzo e che hanno scelto di testimoniare agli
adolescenti la loro esperienza di castità. Tutto è cominciato quest'estate.
Durante le Giornate di Formazione Cattolica a Tuscania con le Voci del Verbo abbiamo approfondito meglio i contenuti e le ragioni della nostra fede e abbiamo vissuto splendidi momenti di convivialità con tutti i presenti. Dopo ci siamo sentiti chiamati da Gesù a "salire con Lui sul Tabor" per contemplarlo in tutto il Suo splendore: abbiamo deciso di fare gli Esercizi Spirituali, separati, ma insieme come non mai perché uniti dall'Amore. Siamo approdati alle Giornate in un periodo particolare: dopo essere passati i primi mesi di fidanzamento in cui tutto sembrava rose e fiori ci stavamo scontrando l'uno con i difetti dell'altro e cominciavamo a sentire la fatica di stare insieme. Abbiamo affrontato gli Esercizi presentandoci così come siamo, con i nostri difetti e i nostri problemi, ci siamo messi a nudo difronte al Signore e Lui ci ha rivestiti della Sua grazia, ha aperto i nostri cuori e li ha riempiti di doni. Il primo dono lo abbiamo scoperto qualche giorno dopo la fine degli Esercizi: eravamo molto più uniti e avevamo capito quanto fosse importante uscire fuori da noi stessi per scoprire ed amare l'altro così com'è. Possiamo dire che dopo la fase dell'innamoramento stavamo fondando le prime basi dell'amore.
Finiti gli Esercizi eravamo così pieni di gioia che volevamo
assolutamente tramettere agli altri la bellezza che avevamo visto e la felicità
di cui eravamo invasi. Abbiamo cominciato a parlare di quale strada seguire per
portare la Sua testimonianza, ma in realtà il Signore aveva già messo un seme
in noi, che è cresciuto a dismisura. Infatti durante le Giornate eravamo
rimasti molto affascinati dalla testimonianza di Stefano, un ragazzo che aveva
parlato a noi della castità e lo stesso faceva nelle scuole del suo paese. Il
fascino di questo apostolato era enorme per noi, ma ne avevamo paura e non ci
sentivamo all'altezza. Ma il Signore ci chiamava proprio a fare questo e non
più rispondere "no"! Ricordiamo bene l'ultima conferenza di p. Andrés
alle giornate: diceva a tutti i ragazzi di testimoniare, di scomodarsi, di
mettersi in gioco, di cominciare subito perché il Signore ti chiede di agire
esattamente in quel momento, non domani, non tra giorni, mesi o anni!
Durante le Giornate di Formazione Cattolica a Tuscania con le Voci del Verbo abbiamo approfondito meglio i contenuti e le ragioni della nostra fede e abbiamo vissuto splendidi momenti di convivialità con tutti i presenti. Dopo ci siamo sentiti chiamati da Gesù a "salire con Lui sul Tabor" per contemplarlo in tutto il Suo splendore: abbiamo deciso di fare gli Esercizi Spirituali, separati, ma insieme come non mai perché uniti dall'Amore. Siamo approdati alle Giornate in un periodo particolare: dopo essere passati i primi mesi di fidanzamento in cui tutto sembrava rose e fiori ci stavamo scontrando l'uno con i difetti dell'altro e cominciavamo a sentire la fatica di stare insieme. Abbiamo affrontato gli Esercizi presentandoci così come siamo, con i nostri difetti e i nostri problemi, ci siamo messi a nudo difronte al Signore e Lui ci ha rivestiti della Sua grazia, ha aperto i nostri cuori e li ha riempiti di doni. Il primo dono lo abbiamo scoperto qualche giorno dopo la fine degli Esercizi: eravamo molto più uniti e avevamo capito quanto fosse importante uscire fuori da noi stessi per scoprire ed amare l'altro così com'è. Possiamo dire che dopo la fase dell'innamoramento stavamo fondando le prime basi dell'amore.
Jason e Crystalina Evert da 15 anni fanno incontri sulla castità nelle scuole degli USA |
Sappiamo bene che, umanamente parlando, essere casti è
un vero e proprio sacrificio al giorno d'oggi, ma cosa non si farebbe per
amore? Amiamo questa virtù e sappiamo che tanti giovani hanno bisogno di
riscoprirla. Inizialmente non sapevamo bene come fare, ma ci siamo fidati della
chiamata del Signore e abbiamo cominciato a chiedere la disponibilità di alcune
scuole al nostro progetto. Dopo aver ricevuto un "vi faremo sapere"
ecco finalmente un invito a testimoniare. Non sappiamo descrivere la gioia di
quel momento, emozione mista a gioia ci hanno travolto! Subito iniziamo a
mettere su carta ciò che vorremmo dire, ma tutta l'emozione lascia il posto ad
ansia e preoccupazione: non sapevamo cosa scrivere, ci sentivamo ancora una volta
inadeguati. Ancora una volta abbiamo chiesto aiuto al Signore e a Maria e
pregando abbiamo capito come la testimonianza era la nostra stessa vita, il
nostro passato e il nostro presente. Scrivere la nostra testimonianza ci ha
resi ancora più consapevoli della ricchezza di questa virtù e ci ha aiutati a
parlare nell'intimità, condividendo difficoltà e ferite del passato.
Il momento della prima testimonianza si avvicina
sempre più, cresce l'emozione e anche la consapevolezza che senza l'aiuto di
Dio non saremmo riusciti a fare nessun passo avanti nella nostra storia. Il
sostegno, l'entusiasmo la preghiera delle Voci del Verbo e dei sacerdoti e
suore del Verbo Incarnato sono stati veramente fondamentali, ci siamo sentiti
avvolti da un abbraccio incoraggiante di persone che in modo più o meno
approfondito, ma che sono stati come fratelli e ci hanno fatto sentire
incoraggiati, amati e comunità insieme a loro. Nei giorni prima della
testimonianza le nostre preghiere sono diventate incessanti... speravamo che la
nostra testimonianza portasse frutto nei cuori di chi ci ascoltava e
soprattutto... portasse loro Gesù stesso! Arriva il momento tanto atteso, il 17
novembre. Dopo aver offerto una Messa per la testimonianza ci siamo diretti
nella scuola dove avremmo fatto la nostra prima testimonianza sulla castità.
L'ambiente, i docenti e gli alunni sono stati molto accoglienti e l'ansia che
avevamo prima è svanita e subito ci siamo sentiti a nostro agio, abbiamo
sentito che non eravamo soli, ma affidati a Gesù e Maria.
Ancora ci domandiamo perché il Signore abbia messo
proprio nei nostri cuori questo desiderio di testimoniarLo, perchè si sia
voluto servire proprio di noi. Una cosa è certa: non siamo stati tanto noi a
metterci al Suo servizio quanto Lui a mettersi al nostro. Pensavamo di fare
chissà che opera di bene per amore di Dio e invece attraverso di essa Lui ci ha
aiutati a maturare, ha fatto crescere il nostro amore, ci ha dato forza nei
sacrifici e gioia nella vita di coppia. E' passato qualche giorno ma ancora
siamo pieni di entusiasmo, bellezza, gioia piena, ma soprattutto voglia di
testimoniarLo in ogni occasione che il Signore ci donerà.
Sara e Luca
lunedì 23 novembre 2015
LA PORNOGRAFIA È COME UNA DROGA
A prima vista, la cocaina e la pornografia non sembrano avere molto in comune, ma diversi studi stanno dimostrando che guardare la pornografia induce il tuo cervello a rilasciare le stesse sostanze chimiche di piacere che rilasciano le droghe. In più, cambiano i collegamenti neuronali del tuo cervello a causa di questa stimolazione artificiale. Potrà sembrarti assurdo, ma è vero.
A prima vista, cocaina e pornografia non sembrano
avere molto in comune. L’una viene acquistata in vicoli squallidi; l’altra si
scarica gratuitamente. Per una i soldi possono diventare un bel problema, per
l’altra tutto sta nel prezzo di una connessione internet.
In cosa si somigliano allora? Nell'effetto che hanno sul cervello [1].
Nel caso in cui tu non sia un neurochirurgo, eccoti un corso
accelerato di come funziona il tuo cervello. Nelle profondità del tuo cervello,
c’è un qualcosa chiamato “percorso di ricompensa” [2].
Tu nei hai uno. Il tuo gatto ne ha uno. Per i mammiferi è uno standard. Il
lavoro del percorso di ricompensa è di tenerti in vita facendo esattamente ciò
che promette il suo nome: premiandoti o, meglio, premiandoti quando fai
qualcosa che favorisce la vita, come mangiare o guadagnare qualcosa per cui hai
lavorato duro[3].
Come ti premia? Rilasciando sostanze chimiche nel tuo cervello, principalmente
la dopamina, ma anche l’ossitocina [4].
Normalmente, queste sostanze chimiche sono davvero utili. Ci
aiutano a provare piacere e ad avere legami con altre persone, e ci danno la
motivazione per rifare importanti attività che ci rendono felici [5].
Il problema è che il percorso di ricompensa può essere dirottato [6].
La cocaina e gli oppiacei funzionano innescando il percorso
di ricompensa affinché rilasci alti livelli di dopamina in maniera non
naturale, senza che la persona abbia fatto nulla per guadagnarla [7].
Indovinate cos’altro fa questo? La pornografia [8].
E quell’aumento di dopamina causa più che delle semplici
emozioni. Man mano che pulsa nel cervello, la dopamina aiuta a creare nuovi
percorsi nel cervello che inducono la persona a ripetere il comportamento che
ha rilasciato la sostanza [9].
Più un drogato si droga o più una persona guarda
pornografia, e più questi percorsi si connettono tra loro nel cervello,
rendendo sempre più facile che la persona ripeta l’azione, che lo voglia o no [10].
Col tempo, il costante sovraccarico di sostanze chimiche
causa altri cambiamenti. Così come un drogato alla fine avrà bisogno di sempre
più droga per eccitarsi o persino per sentirsi normale, anche chi guarda
pornografia può rapidamente sviluppare una assuefazione dato che il suo
cervello si adatta ai livelli di dopamina rilasciati [11].
In altre parole, anche se la pornografia sta ancora rilasciando dopamina nel
cervello, la persona non avverte tanto il suo effetto.
Questo accade perché il cervello tenta di proteggersi dal
sovraccarico di dopamina, liberandosi di alcuni recettori chimici [12],
i quali agiscono come guantoni da baseball che ricevono la dopamina rilasciata.
Con minori recettori, il cervello pensa che ci sia meno dopamina e la persona
che sta guardando pornografia non avverte una reazione molto forte. Il
risultato è che deve cercare più pornografia, più spesso o versioni più estreme
– o tutte e tre le cose – per generare ancora più dopamina per provare
eccitazione [13].
E una volta che una persona si abitua a un cervello che
pulsa queste sostanze chimiche, provare a liberarsi di quest’abitudine può
portarlo ad avere sintomi d’astinenza, proprio come per le droghe [14].
Spesso la gente pensa alla pornografia come a una cosa che
c’è sempre stata, ma la nuova versione del porno è una cosa totalmente diversa.
Grazie ad internet, la pornografia oggi mescola il rilascio naturale di
dopamina più potente che il corpo riesce a produrre, con un cocktail di altri
elementi – novità infinite, shock e sorpresa – tutte cose che incrementano
l’ondata di dopamina [15].
E dato che il porno su internet offre infinite varietà, chi lo usa può passare
ad una nuova immagine ogni volta che l’eccitazione comincia a sfumare,
mantenendo livelli di dopamina elevati per ore.
Descrivendo gli effetti della pornografia ad una commissione
del Senato degli USA, il dottor Jeffrey Satinover, dell’università di
Princeton, ha detto: “È
come se avessimo ideato una forma di eroina 100 volte più potente di prima,
utilizzabile nel segreto delle proprie case e iniettata direttamente nel
cervello attraverso gli occhi” [16].
Fonte: www.fightthenewdrug.org/porn-is-like-a-drug/
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[1] Pitchers, K. K., Vialou, V., Nestler, E. J.,
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[13] Angres, D. H. and Bettinardi-Angres, K. (2008). The
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[14] Angres, D. H. and Bettinardi-Angres, K. (2008). The
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[15] Paul, P. (2007). Pornified: How Pornography Is
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