La castità richiede grandi cuori
Un ammirevole
esempio di come la castità è possibile con l’aiuto di Dio e con una grande
determinazione a lottare contro gli attacchi che ad essa si oppongono.
Il P. Nobrega decise di
andare con loro per cercare la pace. Era una
sfida molto rischiosa, e quasi temeraria.
Lui scelse come compagno il fratello José Anchieta, perché si fidava assolutamente
di lui, ed era esperto nella lingua dei Tupi. Anchieta, tuttavia,
non era ancora nemmeno diacono. Arrivarono in Iperuí e cominciarono i
grandi pericoli. Il tempo passava e non raggiungevano la pace, invece il
pericolo cresceva. Alla fine era necessario che P.
Nobrega tornasse a San Vicente e aspettassi lì i capi indiani che andavano per commerciare. Nel frattempo, Anchieta rimasse come ostaggio a Iperuí, costantemente minacciato.
Una delle cose che era un mistero
per quelli selvatici, è stata la castità del grande missionario. Quindi, ancor
più che la fame, il freddo e le minacce di morte, José fu sempre tentato contro
questa virtù. Gli indiani continuamente inviavano donne per tentare la sua
castità. José Anchieta era da solo, aveva 29 anni, in mezzo la giungla, senza la consolazione di
essere prete, privato del suo direttore spirituale, senza il Santissimo
Sacramento e neanche un confessore.
In un attimo di sofferenze morali
promise di scrivere la vita della Santissima Vergine in versi latini, affinché la Vergine prottegesse la sua
virtù e lo liberasse dal peccato. In quel momento sentì che la Vergine lo aveva ascoltato
ed era sicuro che non sarebbe morto senza aver completato il suo Poema.
Così si capisce la confidenza che fece essendo vecchio a Padre Pedro Leitão:
- “Quando mi dicevano gli indiani che
mi avrebbero ucciso quel giorno e quell'ora, gli ho detto che non potevano
uccidermi”.
- Vostra Reverenza su quale base aveva quella sicurezza?
- In una
promessa della Madre di Dio, che
non avrei lasciato questo mondo senza aver scritto prima la sua vita in
versi.

José de
Anchieta raggiunse ciò che voleva:
conservare la sua castità; e lasciò tutto questo scritto in delicati versi nella vita meravigliosa di Maria. Soltanto si lamentava
di non morire martire. Lui diceva che
non se lo meritava.
***
Se ami la virtù (e in
particolare la virtù della purezza)
devi essere disposto a fare grandi cose per combattere per essa.
Di quella bella poesia
soltanto trascriviamo il "Exordium" :
La mia mente, risvegliata da stimoli di un amore pietoso, mi
spinge a cantare alla signora questi
versi semplici.
Ma mi fa paura pubblicare le sue grandezze con lingua impura, così spesso macchiata da goffe colpe.
Avrà il coraggio questa lingua profana a dire
lodi su quella che ha avuto nel suo seno l'Onnipotente?
Fuggi, mente stordita, a meno che il
vostro amore, Vergine perfetta, costringa la paura
a lasciare mio cuore tremante.
Hai provato? Perché avere paura? Devono congelarsi le mie viscere?
Perché la mia lingua deve tacere, senza fiato, per parlare di te?
Tu mi spingi a cantare, tu, con la tua presenza, inspiri
le mie parole e dai nuove forze
al mio braccio.
Tu mi incoraggi con affetto materno e sollevi il mio spirito caduto, colmandomi di
grazie celestiali.
Chi mi darebbe, dolce Madre,di rinchiudere nel mio petto il tuo volto di Vergine per amarTi ardentemente?
Sii
Tu con il tuo figlio voluto la mia unica gioia, sii Tu del mio cuore l’unico
desiderio, l'unico amore!
P. Miguel Angel Fuentes, I.V.E.
Traduzione: Francesco e Fiorella Sarubbo
Grazie per la traduzione Francesco e Fiorella!
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