La Risurrezione di Gesù
(Parte I)
La
risurrezione del Signore non è soltanto la verità salvifica centrale del
Cristianesimo, ma costituisce anche la prova più sicura della missione divina
di Cristo e dimostra ciò che abbiamo provato negli ultimi articoli: che Cristo
è Dio. Se Cristo non è risorto, vana è la
nostra predicazione e vana pure la nostra fede (1Cor 15,14). La risurrezione è il più grande miracolo operato da
Gesù ed in Gesù; studieremo questa realtà in tre articoli incominciando da ciò
che dicono gli avversari di questa verità di fede.
1.
Avversari della risurrezione
Gli
oppositori, coscienti che la fede cristiana può essere scossa solo se vengono
minati i fondamenti della fede nella risurrezione, muovono obiezioni contro di
essa: o sull’attendibilità storica dei racconti della risurrezione, o che la
interpretazione cristiana è falsa.
a) Teorie che dicono che la
Risurrezione è un’interpretazione falsa degli apostoli
- Teoria dell’inganno: I discepoli
delusi dalla morte di Gesù, vedendosi ingannati nelle loro speranze, rubarono
il cadavere di Gesù e fecero circolare la falsa notizia della sua resurrezione,
appellandosi al sepolcro vuoto (così S. Reimarus).
- Ipotesi della sottrazione: Gli
apostoli furono sorpresi della scomparsa del cadavere del Signore, i giudei
avrebbero portato via il cadavere; o Giuseppe di Arimatea lo avrebbe sottratto
o trasferito dal sepolcro provvisorio in un altro più onorifico; o per un
terremoto sarebbe caduto in una voragine. La scomparsa del cadavere avrebbe
messo in sospetto i discepoli e fatto sorgere in loro il pensiero della
risurrezione.
- Teoria della evoluzione: a la fede
sarebbe di attribuire l’origine dei racconti della risurrezione. Dopo la fine
tragica di Gesù, poco a poco si sarebbe ripresa la fede dei discepoli. La
figura di Gesù con il passare del tempo e le sue dottrine religiose apparvero
ora sempre più in una luce trasfigurata. Il suo messaggio continua a vivere ed
agire... questo entusiasmo religioso e le allucinazioni che furono i loro
effetti, portarono a pensare al modo delle divinità pagane che muoiono e
risorgono...
b) Teorie che negano la veracità
dei racconti sulla Risurrezione
- Teoria della morte apparente: Gesù non
era morto, ma al momento della sepoltura era in stato di catalessi, dal quale
si riprese in seguito a circostanze favorevoli. Il colpo di lancia,
l’imbalsamazione, il freddo del sepolcro, l’aria rinfresca da un temporale...
lo rianimarono. Così si presentò ai suoi, ora come ortolano, ora come
pellegrino, inducendoli in tal modo a credere nella sua risurrezione miracolosa
(così H. Paulus).
- Teoria della visione: I racconti della
risurrezione non si fondano su apparizioni di Gesù fisicamente risorto, ma su
visioni che i discepoli avevano avuto di lui. Hanno influito su queste visioni
le idee del AT, specialmente la immagine di Giona in rapporto alla risurrezione
il terzo giorno. E un fondamento positivo lo si vuole trovare nel racconto di
S. Paolo (1Cor 15) in cui pone le
apparizioni ai discepoli sullo stesso piano della sua visione di Damasco... ma
questa era solo psicologica, e non una apparizione di Cristo fisicamente
risorto, quindi... (così D. Fr. Strauss).
vangeliestoria.eu per confutare le porcate teologiche!!!
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=1S_htcLcdac
ECCOVELA QUI LA VERITA', ALTRO CHE BALLE TEOLOGICHE!!!!
NEANCHE LE GALLINE CREDONO Più ALLE VOSTRE SCEMENZE RELIGIOSE!!!