Gesù:
è veramente Dio?
(parte
III)
3. Come conciliare Cristo
e suoi critici?
Gesù credeva e
ha affermato di essere Dio. Questo
è certo. I suoi critici dicono che non è stato, anche ammettendo tutto ciò che credono si può concedergli.
Chi ha ragione? Se c’è l’ha Gesù,
allora era, ed è Dio. Se c’è l’hanno i suoi avversari, quindi
... è stato un
bugiardo o un povero illuso.
Non ci possono essere più probabilità.
Solo tre. Questo è stato chiamato
il "trilemma" su Gesù Cristo o pazzi, o
criminali ... o Dio.
La prima possibilità è che Gesù
Cristo è stato un bugiardo. In
questo caso Gesù avrebbe ingannato i suoi contemporanei e tutti coloro che
avrebbero creduto in Lui per secoli, dicendo delle bugie nonostante essere
consapevole della verità. In questo caso, si trattarebbe di una personalità
moralmente iniqua. Un impostore, un
bugiardo che ha ingannato uomini e donne pur di far finta di essere Dio, e
chiedendo loro di lasciare tutto per colui, che essi rinunciassero a tutto per Lui, le
loro famiglie, le loro proprietà, i loro genitori e figli, la propria felicità
umana, anche la vita stessa. Sarebbe allora il principale e l’unico responsabile di migliaia e milioni di "
inutili martiri ", dell'appassimento di innumerevoli vite nella solitudine
del deserto; sarebbe il principale responsabile delle innumerevoli vite che hanno
abbracciato la penitenza, il celibato, la povertà, ecc , per cercare di
raggiungere un’ illusione colossale inventata da Lui. Saremmo in presenza di una personalità piena di una particolare e strana
malizia.
Ma veramente è un personaggio? Era così Gesù di Nazareth? Non ci è permesso di
pronunciare una sentenza del genere,
neanche i loro avversari. Al contrario,
per loro Lui era la
persona con più alta morale, la
più pura idea di umanità, la giustizia
personificata, un "quasi-Dio", come risulta delle testimonianze prima riportate.
Allora potrebbe essere possibile che
Lui si sarebbe ingannato a se stesso,
credendo di essere Dio! In questo caso
si trattarebbe di una personalità psicologicamente
squilibrata. Un paranoico con manie di grandezza. Un malato da "deliri
espansivi" che lo portavano a credersi il Messia, il Redentore del genere
umano, e anche Dio stesso, il Figlio di Dio per natura. Se non era colpevole
del Suo proprio inganno, saremmo di fronte ad un buon uomo, irresponsabile delle sue
dichiarazioni, ma in fondo sempre un malato. Insomma , un povero pazzo, così ingenuo come Simone che credendo di essere
uccello si gettò dalla torre per volare e si
schiantò contro il duro selciato.
Ma era questo
il nostro Gesù di Nazareth? Anche i suoi critici non ci permettono sostenere questo. Anzi, per loro Lui fu la
persona più equilibrata dell’umanità, per
esempio: per Lui la psicologia umana ha
raggiunto il più alto grado di serenità
e armonia intellettuale, volitiva
e affettiva. Modello di ogni uomo. Abbiamo accennato prima in questi testimoni.
Ma ... se i suoi critici non
ci lasciano dire che Lui ha ingannato
se stesso, neanche che ha ingannato i suoi
contemporanei e discendenti ...
ci costringono ad ammettere che ciò che Lui credava e insegnava di se
stesso era vero e la pura verità ... E
Lui credeva e diceva, come abbiamo dimostrato, che era Dio. Quindi, per usare le parole del famoso apologista José
Antonio de Laburu, SJ : Signori, la risposta è
vostra. Pensate. Signori, voi siete uomini, pensate![1].
Bibliografia per approfondire:
De Laburu, José A., Jesucristo, ¿es Dios?, Paoline, Santiago
del Cile 1959.
Buysse, Pablo, Jesús ante la
critica,
Ed. Litúrgica Española, Barcellona 1930.
Grandmaison, L., Jesucristo,
Ed. Litúrgica Española, Barcellona 1941.
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