L'arte del dialogare: cinque comuni errori logici da evitare nelle discussioni
Un
errore logico è un argomento ingannevole o debole che può essere sia
accidentale che intenzionale.
Per
mostrare cinque comuni errori logici, vorrei proporre un argomento deduttivo:
Premessa 1: Gesù Cristo ha stabilito
una chiesa
Premessa 2: L’unica chiesa che può
tracciare le proprie radici fino al tempo di Gesù e degli Apostoli è la Chiesa
Cattolica.
Conclusione: Dunque, Gesù Cristo ha
stabilito la Chiesa Cattolica.
Ora
offrirò cinque risposte che costituiscono degli errori logici e spiegherò perché
lo sono. Badate bene, lo scopo dell’articolo non è quello di rispondere alle
varie obiezioni, ma è quello di sottolineare come a volte una discussione si
risolve in un nulla di fatto a causa di diversi errori logici che impediscono
di concentrarsi sull’argomento della discussione.
1.
L’errore della falsa pista: La persona con cui si sta
discutendo solleva un problema irrilevante per distrarre l’attenzione del suo
opponente o del pubblico a cui sta parlando.
Esempio: Come puoi credere che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa
stabilita da Gesù Cristo alla luce dei recenti scandali di abusi sessuali?
Risposta: Lo scandalo per gli abusi sessuali è un tema importante di
cui sarei felice di discutere con te in un altro momento, ma non ha niente a
che vedere con se Gesù abbia stabilito la Chiesa oppure no.
2.
L’errore ad hominem (all’uomo):
La persona con cui si sta discutendo rifiuta l’argomento a causa della persona
che ha presentato l’argomento.
Esempio: Mi stai dicendo che Gesù Cristo ha stabilito la Chiesa Cattolica,
ma l’ultima volta che ho controllato tu non eri né uno storico né un esegeta
biblico.
Risposta: Hai ragione, non sono né uno storico né un’esegeta biblico. E
quindi? Potrei anche essere odioso, detestabile e puzzolente, ma niente di
tutto ciò rende debole il mio argomento. Concentriamo i nostri sforzi
sull’argomento che ho offerto.
3.
L’errore non sequitur (non segue):
La persona con cui si sta discutendo giunge ad una conclusione che non segue
dalle sue premesse.
Esempio: Gesù Cristo era perfetto, ma alcuni papi che hanno regnato la
Chiesa sono stati corrotti; quindi, Gesù Cristo non ha stabilito la Chiesa
Cattolica.
Risposta: La conclusione non segue le premesse. Mentre è vero che tutti
i papi, a causa del peccato originale, sono peccatori – il primo papa, Pietro,
ha rinnegato nostro Signore per tre volte – questo non confuta l’origine divina
della Chiesa.
4.
L’errore genetico: La persona con cui si sta
discutendo cerca di rendere invalido un argomento in base alla sua origine.
Esempio: L’unico motivo per cui la pensi così è che sei stato educato
alla fede cattolica. Se fossi nato in un altro posto ora saresti protestante.
Risposta: Mentre è vero che una persona potrebbe credere per motivi inadeguati,
questa obiezione non rende falsa la tesi che ho posto.
5.
L’errore dell’uomo di paglia: La persona con cui si sta
discutendo interpreta male la posizione del suo oppositore per rifiutarla.
Esempio: Solo perché la Chiesa Cattolica è la più larga denominazione
della cristianità, questo non significa che Gesù Cristo l’ha stabilita. L’Islam
è la seconda religione più grande nel mondo e un giorno potrebbe avere più
seguaci della Chiesa Cattolica. Questo renderebbe vero l’Islam come religione?
Risposta: Hai travisato la mia tesi. Non ho detto che il cattolicesimo è
vero perché ha più fedeli di tutte le chiese protestanti messe assieme. Ho
invece proposto che Gesù Cristo ha stabilito una chiesa e che la Chiesa
Cattolica è l’unica chiesa che affonda le proprie origini storiche al tempo di
Cristo; quindi, Gesù Cristo ha stabilito la Chiesa Cattolica.
da www.mattfradd.com
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