giovedì 19 settembre 2013

Perché si dovrebbe tornare 
alle Giornate?


Elena Marchese
Alle giornate di formazione, per la seconda volta, dopo lo scorso anno ho visto ripetersi un’opera d’arte: la grazia di Dio in azione. Perché? Oggigiorno sembra assurdo e impossibile ma in questi giorni 50 tra ragazzi e ragazze hanno deciso di pregare, giocare, ballare ma soprattutto hanno voluto approfondire la conoscenza di alcune tra le tematiche più importanti nella vita di un cristiano ( la protezione della vita, il fidanzamento e la famiglia cristiana, l’esistenza di Dio e moltissime altre). Tutto questo in modo da essere pronti a “dare ragioni” della nostra fede ad un mondo che non conosce quasi più Dio.

Pensavo che avendo partecipato alla prima edizione delle giornate questa volta, sarebbe stato meno bello. Mi sbagliavo, è stato “diversamente” meraviglioso! Anche gli altri ragazzi che hanno partecipato alla prima edizione hanno confermato che, partecipare nuovamente è stato bellissimo, semplicemente unico.
Ora….perché un ragazzo o una ragazza di 20- 25 anni dovrebbe avere bisogno di venire o tornare alle giornate??
Se non crede, per capire veramente cosa sia la religione cattolica.
Se crede, per rafforzare la propria fede, per difenderla con i nostri coetanei e darci una bussola per continuare a camminare nel mondo di oggi. Per non sentirsi soli e per smascherare quelle che sono le bugie più diffuse che si dicono sulla fede e sulla Chiesa. Se non bastasse le giornate sono ancora di più. Oltre a momenti profondissimi di preghiera infatti c’è tantissimo divertimento con spettacoli, musica e giochi. Se non lo si  vede non si può capire!!
Un motivo in più? Ci si sente davvero arricchiti da questa esperienza anche perché si ha la possibilità di conoscere tantissimi bravi ragazzi da moltissime parti d’Italia e del mondo. Così si comprendono realtà diverse da noi e si cresce molto anche solo vedendo l’esempio di altri capendo anche cosa sia la vera amicizia.
Infine ho capito che il nostro essere giovani  non è una condizione intermedia e senza senso tra la fanciullezza e l’essere adulti. In Cristo possiamo tutto. Questo l’ho visto in particolare dalle esperienze di alcuni ragazzi che si sono impegnati tantissimo quest’anno in tanti apostolati per diffondere i buoni principi imparati alle giornate. Tramite loro ho visto quanto l’essere giovani debba essere un servizio, un dono da dare al mondo, che nessuno di noi è inutile e tutti siamo fondamentali. 

Oggi il mondo vuole “sterilizzare” il nostro essere giovani, ci vuole levare la certezza negli ideali alti e l’energia nel difenderli; ci fa pensare di essere inermi e inutili e così tanti giovani non si sforzano più nemmeno di avere una loro opinione del mondo che li circonda.  In queste giornate però ho capito che tutti noi ragazzi siamo chiamati all’eroismo e non ad una vita mediocre. Non dobbiamo accontentarci di sopravvivere da cristiani nascosti ma dobbiamo impegnarci in progetti concreti.

Queste giornate, grazie al lavoro e ai grandi sacrifici di Suore, Seminaristi e Sacerdoti, possono veramente cambiare la nostra vita!!!
Per questo non perdete l’occasione!!!! Venite, Tornate e Diffondete le Giornate di Formazione!!!

Elena

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