Il caso dell’obiezione di
coscienza.
"Si dicevano sapienti, ma sono
diventati stolti"
Molte volte ci incontriamo con persone che difendono con forza dei principi contrari alla legge naturale e la legge di Dio, soprattutto negli ambienti pubblici e ogni volta di più nelle aule delle scuole e delle Università. Elena ci racconta un'esperienza vissuta nella sua facoltà da non perdersi.
“Essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno
dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro
ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano
sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile
Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile[…] E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati
in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno”. (Lettera di S. Paolo ai Romani [1: 21-23, 28])
Qualche giorno fa
mi è capitato di assistere alla dimostrazione di quanto queste frasi di S.
Paolo siano vere ed attuali. Ho partecipato nella mia università ad un
seminario sulla tematica dell’obiezione di coscienza in ambito medico. A
titolo informativo vi dico che il professore che teneva il seminario, si occupa
in particolare di diritto costituzionale e quindi di una materia la cui linfa
vitale sono i principi di libertà, uguaglianza, non discriminazione, pluralismo
e che tra l’altro sono i pilastri di ogni democrazia.
Il concetto di obiezione di
coscienza si è sviluppato nei primi anni del 900 in campo militare, nell’ambito
della leva obbligatoria, per quelle persone che rifiutavano l’uso della guerra
sulla base di proprie convinzioni religiose, morali, politiche o filosofiche.
Questo concetto dal 1968 (in corrispondenza dell’apertura degli ordinamenti
giuridici alla “rivoluzione sessuale” e all’aborto) ha cominciato diffondersi
anche in campo medico, tutelando quei medici che non vogliono prendere parte a
pratiche quali l’aborto o, nei paesi in cui è consentito, l’eutanasia. In poche
parole l’obiezione di coscienza tutela la libertà morale dei medici nell’ambito
del loro rapporto di lavoro. Questo diritto fondamentale del lavoratore è
praticamente universalmente riconosciuto[1].
Vi dico subito che, solo verso la
metà del seminario, dopo tanti giri di parole, è saltata fuori la vera tesi del
professore. Lui auspica che venga eliminata del tutto la possibilità di
obiettare. Non contento di quest’orrore ha anche specificato che non basta
eliminare questa possibilità, si deve andare all’origine del problema facendo
(cito letteralmente) “una discriminazione al momento dell’assunzione” del
lavoratore ma ancora prima al momento dell’ingresso nelle università. Perché a
suo parere uccidere fa parte delle mansioni caratteristiche di un medico quindi
se la tua coscienza ti impedisce di uccidere, mi dispiace la medicina non è per
te! Quindi, dopo una serie di affermazioni allucinanti come: “...e poi
parliamoci chiaro, uno arrivato a 90 anni col dolore alle gambe è ovvio che
deve essere ucciso, questa diventerà un’occupazione normale per i geriatri”, è
passato ad avvalorare la sua tesi con una lunga serie di argomenti
insussistenti. Ne metto alcuni: “i medici sono obiettori perché vogliono
lavorare di meno e per colpa loro la salute delle pazienti è in pericolo”
oppure “per colpa loro le nostre aziende sanitarie sono indebitate e i medici
non obiettori devono lavorare il doppio” o anche “non rispettano gli obblighi
del loro contratto di lavoro” al pari di chi arriva in ritardo. Su tutte le
argomentazioni poi spicca una perla è cioè: l’atteggiamento di questi medici è
“la tirannia del relativismo” che vuole distruggere l’unità dell’azione dello
stato.
Ma non sono ancora arrivata alle
sue splendide conclusioni:
·
Lo stato deve obbligare con
delle leggi i medici a praticare l’aborto e qualsiasi altra pratica come
l’eutanasia.
·
Discriminare le assunzioni
e le ammissioni alle università in base alle idee morali dei candidati.
·
“Nessuno nella vita è
libero” quindi nessuno deve essere libero di fare come gli pare, perché i
compiti professionali vengono prima della coscienza.
A questo punto ero davvero
indignata non soltanto per quello che aveva detto il professore ma anche perché
nessuno è rimasto impressionato dalle sue parole. Pochissimi hanno detto
qualcosa contro. Moltissimi hanno sottolineato il diritto delle donne di
abortire e che, questo sistema le ostacola. Altri, in riferimento
all’eutanasia, appoggiavano questa tesi suggerendo che, come è successo in
Olanda “ si tratta solo di tempo, le persone si devono abituare all’idea e dopo
non si lamenterà più nessuno”. Altri infine hanno detto che per il medico effettuare
queste pratiche sono “doveri civili.”
Tutto questo fa tanta tristezza
dove è finita la libertà, l’uguaglianza, la non discriminazione i principi di
pluralità della nostra democrazia. Queste idee portano ad un nuovo
totalitarismo, qualcosa dove il singolo e la coscienza non esistono. Fa davvero
paura!
E’stato davvero impressionante
vedere quel professore che a tutte le obiezioni che gli si facevano non
rispondeva argomentando logicamente, non c’era né dialogo né confronto. Più che
altro prendeva in giro ridicolizzando chi propugnava qualcosa che andasse
contro la sua tesi. Questo dimostra la debolezza genetica di quello che
propugnava. Le sue tesi partono da premesse false e ideologiche che hanno
completamente oscurato la semplice realtà, la Verità. Lui non la vede!
L’esempio pratico del fatto che
non ci sono quasi più medici disposti a fare quelle pratiche, ci spiega
tanto. Si può essere razionalmente o
ideologicamente convinti di qualsiasi cosa, ma, quando sei tu e ti trovi
davanti una vita umana e sei chiamato ad uccidere non credo che sia così
naturale come lui lo prospettava nelle sue tesi. Il problema è allarmante se
pensiamo che a Gennaio di quest’anno la CGIL ha presentato un reclamo al
Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa proprio su questo
tema[2]
e in Spagna dal 2010 è presente una legge[3]
che ha ridotto all’inverosimile la possibilità di obiezione.
Preghiamo tantissimo Gesù e la
Madonna S.S. che ci salvino da un futuro così cupo.
Elena Marchese
Bellissimo articolo, Elena! La cosa più assurda, secondo me, è che tutte queste tesi vengono portate avanti con argomenti che non hanno nulla a che fare con la logica e la ragione, come hai detto anche tu. Cioè si sta perdendo la capacità di sostenere una tesi con un ragionamento logico, è veramente incredibile! E questo non solo nel campo dell'obiezione di coscienza, ma anche per quanto riguarda l'aborto, le unioni gay, la castità...
RispondiEliminaPreghiamo affinché possiamo imparare ad essere persone pensanti!