Primo Giorno
Trattato: [1-13]
Maria è un mistero
San Lugi Maria Grignon di Montfort mette subito una verità di
Fede, che sarà centro e fonte di tutto il suo Trattato:
“Per mezzo della ss. Vergine Maria Gesù
Cristo venne nel mondo, ancora per mezzo di lei deve regnare nel mondo”.
Lo stesso santo invocherà a conferma di ciò l’autorità dei Padri
della Chiesa, tra i quali Sant’Agostino che diceva:
“Il mondo era indegno di ricevere il
Figlio di Dio direttamente dalle mani del Padre. Questi l'ha dato a Maria
perché il mondo lo ricevesse per mezzo di lei”.
Da qui, che, per disegno divino, Maria è un mezzo necessario
per la salvezza. Essendo quindi un mezzo per lo stesso fine per cui Gesù
Cristo è venuto a questo mondo, grande saranno le ricchezze che Dio ha voluto
concedere a questa Donna, perché sia veramente Mediatrice.
Dio concede i beni di grazia necessari, secondo sia il proprio
ufficio affidato. Quali beni ha dovuto concederli a Maria Santissima per essere
Madre di Dio! Sant’Eucherio diceva: “vuoi sapere come sia la Madre? Guarda come
sia il Figlio”. E san Luigi Maria pieno di stupore davanti a questa verità
esclama: “Ella è una degna Madre di Dio! Qui taccia ogni lingua!”.
Taccia ogni lingua perché Maria è un inesauribile mistero di
grazia, impossibile di rinchiudere nelle nostre menti limitate. Talmente Dio
l’ha arricchita dei suoi doni che san Luigi dice “Occhio non vide, né
orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo (1Cor 2,9) le bellezze, le
grandezze e le prerogative di Maria, il più grande miracolo della grazia, della
natura e della gloria!”.
“È dunque giusto e doveroso ripetere con i Santi: “DE MARIA
NUMQUAM SATIS”. Maria non è stata ancora abbastanza lodata, esaltata, onorata,
amata e servita. Ella merita più lode, rispetto, amore e servizio”,
anche da parte dei cattolici!
“Bisogna anche affermare con lo Spirito Santo: Tutto lo
splendore della figlia del Re è nell'interno (Ps 45, 14). Tutta la gloria
esteriore, che a gara le rendono il cielo e la terra, si direbbe un nulla a
paragone di quella che ricevette interiormente dal Creatore e che non è
conosciuta dalle povere creature, le quali non possono penetrare nel segreto
più intimo del Re”.
Occorre conoscere maggiormente Maria
Il cuore mi ha suggerito
quanto ho scritto con particolare gioia, per mostrare che la divina Maria è
stata finora sconosciuta, ed è questa una delle ragioni per le quali Gesù Cristo
non è ancora conosciuto come si deve. Se dunque, come è certo, la
conoscenza ed il regno di Cristo si attueranno nel mondo, sarà effetto
necessario della conoscenza e del regno della santissima Vergine Maria, che
l'ha dato alla luce la prima volta e lo farà risplendere la seconda.
X
Pratiche di preparazione
Nota preliminare: San Luigi Maria propone di iniziare con degli esercizi
spirituali per “liberarsi dallo spirito del mondo, contrario allo spirito di
Gesù Cristo”. Siccome pochi possono iniziare con gli esercizi, si
propongono qui, per ogni giorno, alcune letture che perseguono questo stesso
scopo, che concludono sempre in questi primi 10 giorni con le litanie
dell’umiltà, che è la virtù che contraddistingue il cristiano dal mondano.
Per iniziare:
Mettersi nella presenza di Dio. Chiedere la grazia di abbracciare con tutto il
cuore il desiderio di gradire in tutto il Signore, e di avere come fine unico
delle mie scelte fondamentali la Vita Eterna, senza farmi sedurre dallo spirito
del mondo.
1) Lettura. Lo spirito del mondo (Seguiremo
fondamentalmente Antonio Royo Marin, Teologia della perfezione cristiana).
Che cos’è il mondo? Si tratta del clima anticristiano che si forma tra le persone
che vivono dimentiche di Dio e dedite solo alle cose della terra. È quindi
un’atmosfera che avvolge le persone in un modo di pensare, di desiderare e di
preoccuparsi solo in ordine ai beni terreni, per vivere appunto una vita
meramente mondana, senza considerare la vita eterna. Cristo è venuto ad
insegnarci la dottrina della sua “Vera Vita”. Leggiamo: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo, che
ha dato sé stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo
malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre, al quale sia la gloria nei
secoli… (Gal 1,3-5).
L’atteggiamento mondano è descritto ancora con maggior precisione
dal Signore stesso:
"La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; egli
ragionava così, fra sé: "Che farò, poiché non ho dove riporre i miei
raccolti?" E disse: "Questo farò: demolirò i miei granai, ne
costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e
dirò all'anima mia: "Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni;
riposati, mangia, bevi, divertiti"". Ma Dio gli disse: "Stolto,
questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai
preparato, di chi sarà?" Così è di chi accumula tesori per sé e non è
ricco davanti a Dio". (Luc
12,16-21). La stoltezza consiste nel dedicarsi soltanto a raggiungere i beni
mondani e non quelli per la vita eterna.
Considerando l’esempio di Gesù sulla
croce, chiederemo nei primi dieci giorni la virtù dell’umiltà nella quale si
sono distaccati anche i più grandi santi.
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