Celebrità che raccontano
le loro storie per lottare contro l’aborto
Jack Nicholson, Andrea Bocelli, Justin
Bieber e Martin Sheen sono alcune delle figure del mondo dello spettacolo che
resero pubbliche le esperienze delle loro famiglie per trasmettere un messaggio
contro questa pratica.
'Famosi', 'celebrità', 'personalità', 'figure', 'personaggi'. Esistono molte espressioni per far riferimento a quelle persone famose che appaiono sempre, o molto spesso, nei mezzi di comunicazione globali. I motivi per i quali si lasciano vedere sulle copertine delle riviste o prendono parte ai programmi televisivi variano, ma sogliono avere relazione con la loro carriera. Senza dubbio, in queste occasioni, attori, cantanti e i vari artisti approfittano per la loro fama a raccontare storie personali, a volte molto intime, e diffondere messaggi che manifestano il loro pensiero. In questo caso, il rifiuto all'aborto.
Forse il tenore italiano Andrea Bocelli fu colui che si è
manifestato nella forma più emotiva. Attraverso il suo canale espressivo più
caratteristico, la musica, raccontò con mistero la storia di una donna che era
rimasta incinta e che ebbe il suo bambino, nonostante le raccomandazioni dei
medici che la assistevano. Con un sorriso buono e con le mani sulla tastiera di
un piano a coda, ricordò che le suggerirono di abortire perché il bambino
sarebbe nato con handicap. "Questa valorosa giovane sposa decise di non
abortire, e il bambino nacque. Questa donna era mia madre, e il ero il bambino",
rivelò. E aggiunse: "Forse sto prendendo una postura di parte, ma posso
dire che la decisione è stata la giusta".
Dall’altra parte del mondo musicale e abbastanza più
giovane, anche il cantante canadese Justin Bieber si è mostrato contro
l’aborto, pur facendolo in un modo più tradizionale e diretto. "Realmente non
credo nell’aborto. Credo che l’embrione sia un essere umano. È come uccidere un
bambino", disse l’anno scorso nella rivista Rolling Stone, quando la
sua intervista andò in copertina.
Dall’ambiente degli attori, uno dei quali si qualificò come
"pro-life" (espressione inglese che significa “a favore della vita”) è
Martin Sheen. Nel 1987, durante un’intervista con il famoso giornalista
irlandese Gay Birn nello show "Meaning of life", Sheen raccontò che
sua moglie fu il frutto di uno stupro. Seppur non scese in particolari, spiegò
che dopo la sua nascita, sua madre aveva pensato di gettarla nel fiume. E
ricordò che quando i suoi figli si ressero conto che stavano per diventare
genitori, lui e sua moglie gli incoraggiarono affinché portassero avanti le
gravidanze: "All’inizio non erano contenti, ma li appoggiamo. Adesso
abbiamo tre nipoti, due di essi sposati; loro sono una delle più grandi fonti d’allegria
della nostra vita", osservò.
Anche l’attore Jack Nicholson si è appoggiato nella
sua esperienza familiare per argomentare la sua posizione. Sua madre, che restò
incinta quando era un’adolescente, nel 1937, dovette affrontare la decisione di
abortire e optò per tenere suo figlio. "Sono contro l’aborto. Non ho il
diritto ad avere qualsiasi altro punto di vista. La mia unica emozione è la
gratitudine, letteralmente, per la mia vita”.
Fonte: http://www.lanacion.com.ar/1553364-celebridades-que-cuentan-sus-historias-para-luchar-contra-el-aborto
Traduzione: Sem. Francesco Lucarelli, IVE
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