Diciassettesimo giorno
Trattato: [139 – 143]
Secondo motivo: questa consacrazione ci fa imitare l'esempio di Cristo e
praticare l'umiltà.
Il modello supremo delle nostre azioni è
Gesù. E Gesù è stato un perfetto schiavo d’amore di Maria, dunque anche noi
dobbiamo esserlo se vogliamo imitarlo. Insegna San Luigi:
“Questo buon Maestro non disdegnò di
rinchiudersi nel seno di Maria come prigioniero e schiavo d'amore e di esserle
sottomesso e obbediente per trent'anni…Lui non volle, benché potesse farlo,
darsi direttamente agli uomini, ma preferì darsi per mezzo della Vergine santa.
Né volle venire al mondo all'età d'uomo perfetto, indipendente dagli altri, ma
come povero e piccolo bambino, bisognoso delle cure e del sostentamento della
Madre. Questa Sapienza infinita, che aveva un desiderio immenso di
glorificare Dio suo Padre e di salvare gli uomini, non trovò mezzo più
perfetto e più breve a tale scopo, che quello di sottomettersi in ogni cosa
alla santa Vergine, non soltanto nei primi otto, dieci o quindici anni di
vita, come gli altri fanciulli, ma per trent'anni. E diede maggior gloria a Dio
suo Padre durante tutto quel tempo di sottomissione e di dipendenza da Maria,
che non gliene avrebbe data impiegando quei trent'anni ad operare miracoli, a
predicare per tutta la terra, a convertire tutti gli uomini. Altrimenti
l'avrebbe fatto! Oh, come glorifica altamente Dio chi si sottomette a Maria,
sull'esempio di Gesù!”.
Se vogliamo seguire l’esempio di Gesù, dobbiamo imitarlo nella sua
sottomissione alla Vergine Santissima: “Con un esempio così chiaro e
universalmente noto davanti ai nostri occhi, saremo tanto stolti da credere di
poter trovare un mezzo più perfetto e più rapido per glorificare Dio, che
quello di sottomettersi a Maria ad imitazione di suo Figlio?”
La stessa Santissima Trinità ha voluto operare sempre per mezzo di
Maria:
-“Il Padre ha dato e dà il suo Figlio
soltanto per mezzo di lei e comunica le sue grazie soltanto per mezzo di lei.
-Dio Figlio è stato formato per tutti in
generale solo per mezzo di Maria… e comunica i suoi meriti e le sue virtù solo
per mezzo di lei.
-Lo Spirito Santo ha formato Gesù Cristo
soltanto per mezzo di lei; forma i membri del suo corpo mistico soltanto per
mezzo di lei”.
Al dire di san Bernardo, Dio ci vede
indegni di ricevere le grazie immediatamente dalla sua mano; perciò le dà a
Maria affinché riceviamo da lei quanto egli ci vuole dare. E Dio trova anche la
sua gloria nel ricevere dalle mani di Maria il tributo di riconoscenza, di
rispetto e di amore che gli dobbiamo per i suoi benefici. E dunque giustissimo
imitare tale condotta di Dio, perché aggiunge lo stesso san Bernardo “la
grazia ritorni al suo autore per lo stesso canale per cui ci è giunta”.
Inoltre, questa forma di devozione è una
pratica di grande umiltà: “ci riconosciamo indegni ed incapaci di
avvicinarci da soli alla sua infinita Maestà e, per questo, ricorriamo
all'intercessione di Maria…E l'umiltà è una virtù che Dio ama sopra ogni
altra. Un'anima che s'innalza, abbassa Dio; un'anima che si umilia, glorifica
Dio. “Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia”. Se ti
abbassi, stimandoti indegno di comparirgli dinanzi e di accostarti a lui, Dio
discende, si abbassa per venire a te, per compiacersi in te ed innalzarti anche
tuo malgrado. Se invece osi accostarti a Dio senza mediatore, Dio si ritrae e
tu non lo potrai raggiungere.
Questa devozione ci insegna dunque a non avvicinarci mai da soli a
Nostro Signore, per quanto dolce e misericordioso egli sia, e a ricorrere
sempre all'intercessione della Vergine santa.
X
Pratiche di preparazione
Per questa terza settimana, dice san
Luigi: “si applicheranno in tutte le loro preghiere e azioni quotidiane a conoscere
Maria. Chiederanno tale conoscenza allo Spirito Santo. Potranno
leggere e meditare ciò che ne abbiamo detto. Reciteranno, come nella prima
settimana, le litanie dello Spirito Santo e l'Ave Stella del mare”. Per questa
settimana si possono offrire anche le orazioni che uno faccia abitualmente
(l’offerta delle opere la mattina, le tre Ave Marie, la preghiera
dell’Angelus…) e nella misura delle proprie possibilità recitare il Santo
Rosario.
1) Ci mettiamo nella presenza di Dio
2) Chiediamo la grazia allo Spirito
Santo di conoscere Maria Santissima.
3) Esortazione di San Bernardo ad
avere fiducia:
" O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti
come sballottato in mezzo a una tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle
onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di quella Stella. Se insorgono i
venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la
stella, invoca Maria! Se turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per
lasciarti vincere dalla tristezza e sei per cadere nell' abissi della
disperazione, pensa a Maria. Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a
Maria, invoca Maria. Seguendo lei , non devierai; invocandola, non ti
smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai;
affidandoti a lei, più nulla temerai. Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te
leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata".
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