domenica 13 aprile 2014

Diciottesimo giorno
Trattato: [144-151]



Terzo motivo: questa consacrazione ci ottiene l'assistenza materna di Maria.

Questa consegna totale di noi stessi alla Vergine Maria, lungi dal supporre una perdita, implica per noi un grandissimo guadagno, poiché Maria, Madre così tanto generosa come generoso è suo Figlio, vedendo la nostra consacrazione, ci darà molto di più di quanto noi poveramente possediamo e possiamo offrirli. E insegna San Luigi che “poiché una persona così consacrata è tutta di Maria, anche Maria è tutta di lei.” Pertanto per il fatto di consacrarsi a lei in questo Modo, lei ci appartiene intimamente.

Questo atteggiamento “muove l'anima ad avvicinarsi a Nostro Signore senza alcun timore servile o scrupoloso e a pregarlo con molta fiducia.”

Questa consacrazione inoltre ci ottiene una sana diffidenza di noi stessi. Ci aiuta a mettere le nostre forze e la nostra fiducia non sui nostri poveri meriti, ma a poggiarci pienamente in Maria, padrona di tutti essi, consapevoli che “questa amabile padrona le purifica, abbellisce, presenta e fa accettare dal suo Figlio”. Continua San Luigi:

1) “Le purifica da ogni macchia di amor proprio e dall'impercettibile attaccamento alla creatura che si insinua insensibilmente nelle migliori azioni. Dal momento che si trova fra le sue mani purissime e feconde, queste stesse mani che non furono mai sterili ed oziose e purificano quanto toccano, tolgono al dono offerto quanto ci può essere di guasto o di imperfetto.

2) Le abbellisce, ornandole dei suoi meriti e virtù. Immaginate un contadino che per cattivarsi la simpatia e la benevolenza del re va dalla regina e le presenta una mela ­tutta la sua ricchezza!­ perché la offra al re. La regina accetta il povero e piccolo dono del contadino, pone la mela al centro di un grande e bel vassoio d'oro e l'offre così al re a nome del contadino stesso. Avviene che la mela, sebbene non degna di essere presentata a un re, diventa un dono degno di sua Maestà, in considerazione del vassoio d'oro su cui si trova e della persona che la presenta.

3) Le presenta a Gesù Cristo. Maria nulla ritiene per sé di quanto le si offre, quasi fosse lei il fine ultimo, ma tutto trasmette fedelmente a Gesù Cristo. Dare a lei è dare necessariamente a Gesù…”.

           4) Le fa accettare dal suo Figlio…Quando uno presenta qualche cosa a Gesù, da solo, fidandosi nelle proprie capacità e disposizioni, Gesù esamina il dono e spesso lo respinge per le macchie d'amor proprio di cui è contaminato, come un tempo respinse i sacrifici dei Giudei pieni di volontà propria. Quando, invece, gli si presenta qualcosa per le mani pure e verginali della sua Diletta, lo si prende per il suo lato debole, se è lecito esprimersi così. Allora, egli non considera tanto la cosa che gli viene offerta, quanto la sua amata Madre...”.
Questa è la nostra consolazione: “Abbiamo un'avvocata così potente che non è mai respinta, così avveduta che conosce ogni segreto per conquistare il cuore di Dio, così buona e caritatevole che non rigetta alcuno per quanto piccolo e cattivo.”

Quarto motivo: questa consacrazione ci fa vivere a lode della gloria di Dio.

“Questa devozione fedelmente osservata è un eccellente mezzo per dirigere il valore di tutte le nostre buone opere alla maggior gloria di Dio. Quasi nessuno agisce per questo nobile fine, anche se vi si è obbligati, sia perché non si sa dove stia la maggior gloria di Dio, sia perché non la si vuole.


La Vergine santissima, cui si cede il valore e il merito delle nostre buone opere, conosce perfettamente dove sta la maggior gloria di Dio e tutto opera a tal fine. Ne consegue che il perfetto servo di tale ottima Signora ­cui si è consacrato totalmente­ può affermare con audacia che il valore di tutte le sue azioni, pensieri e parole è impegnato per la maggior gloria di Dio…”




X
Pratiche di preparazione

Per questa terza settimana, dice san Luigi: “si applicheranno in tutte le loro preghiere e azioni quotidiane a conoscere MariaChiederanno tale conoscenza allo Spirito Santo. Potranno leggere e meditare ciò che ne abbiamo detto. Reciteranno, come nella prima settimana, le litanie dello Spirito Santo e l'Ave Stella del mare”. Per questa settimana si possono offrire anche le orazioni che uno faccia abitualmente (l’offerta delle opere la mattina, le tre Ave Marie, la preghiera dell’Angelus…) e nella misura delle proprie possibilità recitare il Santo Rosario.

1) Ci mettiamo nella presenza di Dio

2) Chiediamo la grazia allo Spirito Santo di conoscere Maria Santissima.

3) Esortazione di San Bernardo ad avere fiducia: 

" O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo a una tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di quella Stella. Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria! Se turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza  e sei per cadere nell' abissi della disperazione, pensa a Maria. Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Seguendo lei , non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai. Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata".




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