Diciottesimo giorno
Trattato: [144-151]
Terzo motivo: questa consacrazione ci ottiene l'assistenza materna di Maria.
Questa consegna totale di noi stessi alla
Vergine Maria, lungi dal supporre una perdita, implica per noi un grandissimo
guadagno, poiché Maria, Madre così tanto generosa come generoso è suo Figlio,
vedendo la nostra consacrazione, ci darà molto di più di quanto noi poveramente
possediamo e possiamo offrirli. E insegna San Luigi che “poiché una persona
così consacrata è tutta di Maria, anche Maria è tutta di lei.” Pertanto per il
fatto di consacrarsi a lei in questo Modo, lei ci appartiene intimamente.
Questo atteggiamento “muove l'anima ad avvicinarsi a Nostro
Signore senza alcun timore servile o scrupoloso e a pregarlo con molta fiducia.”
Questa consacrazione inoltre ci ottiene una sana diffidenza di
noi stessi. Ci aiuta a mettere le nostre forze e la nostra fiducia non sui nostri
poveri meriti, ma a poggiarci pienamente in Maria, padrona di tutti essi,
consapevoli che “questa amabile padrona le purifica, abbellisce, presenta e fa
accettare dal suo Figlio”. Continua San Luigi:
1) “Le purifica da ogni macchia di
amor proprio e dall'impercettibile attaccamento alla creatura che si insinua
insensibilmente nelle migliori azioni. Dal momento che si trova fra le sue mani
purissime e feconde, queste stesse mani che non furono mai sterili ed oziose e
purificano quanto toccano, tolgono al dono offerto quanto ci può essere di
guasto o di imperfetto.
2) Le abbellisce, ornandole dei
suoi meriti e virtù. Immaginate un contadino che per cattivarsi la simpatia e
la benevolenza del re va dalla regina e le presenta una mela tutta la sua
ricchezza! perché la offra al re. La regina accetta il povero e piccolo dono
del contadino, pone la mela al centro di un grande e bel vassoio d'oro e
l'offre così al re a nome del contadino stesso. Avviene che la mela, sebbene
non degna di essere presentata a un re, diventa un dono degno di sua Maestà, in
considerazione del vassoio d'oro su cui si trova e della persona che la
presenta.
3) Le
presenta a Gesù Cristo. Maria nulla ritiene per sé di quanto le si offre,
quasi fosse lei il fine ultimo, ma tutto trasmette fedelmente a Gesù Cristo.
Dare a lei è dare necessariamente a Gesù…”.
4) Le fa
accettare dal suo Figlio…Quando uno presenta qualche cosa a Gesù, da solo,
fidandosi nelle proprie capacità e disposizioni, Gesù esamina il dono e spesso
lo respinge per le macchie d'amor proprio di cui è contaminato, come un tempo
respinse i sacrifici dei Giudei pieni di volontà propria. Quando, invece, gli
si presenta qualcosa per le mani pure e verginali della sua Diletta, lo si
prende per il suo lato debole, se è lecito esprimersi così. Allora, egli
non considera tanto la cosa che gli viene offerta, quanto la sua amata Madre...”.
Questa è la nostra consolazione: “Abbiamo un'avvocata così potente
che non è mai respinta, così avveduta che conosce ogni segreto per conquistare
il cuore di Dio, così buona e caritatevole che non rigetta alcuno per quanto
piccolo e cattivo.”
Quarto motivo: questa consacrazione ci fa vivere a lode della gloria di Dio.
“Questa devozione fedelmente osservata è un eccellente mezzo per
dirigere il valore di tutte le nostre buone opere alla maggior gloria di Dio.
Quasi nessuno agisce per questo nobile fine, anche se vi si è obbligati, sia
perché non si sa dove stia la maggior gloria di Dio, sia perché non la si
vuole.
La Vergine santissima, cui si cede il valore e il merito delle
nostre buone opere, conosce perfettamente dove sta la maggior gloria di Dio e
tutto opera a tal fine. Ne consegue che il perfetto servo di tale ottima
Signora cui si è consacrato totalmente può affermare con audacia che il
valore di tutte le sue azioni, pensieri e parole è impegnato per la maggior
gloria di Dio…”
X
Pratiche di preparazione
Per questa terza settimana, dice san Luigi: “si applicheranno in tutte le loro preghiere e azioni quotidiane a conoscere Maria. Chiederanno tale conoscenza allo Spirito Santo. Potranno leggere e meditare ciò che ne abbiamo detto. Reciteranno, come nella prima settimana, le litanie dello Spirito Santo e l'Ave Stella del mare”. Per questa settimana si possono offrire anche le orazioni che uno faccia abitualmente (l’offerta delle opere la mattina, le tre Ave Marie, la preghiera dell’Angelus…) e nella misura delle proprie possibilità recitare il Santo Rosario.
1) Ci mettiamo nella presenza di Dio
2) Chiediamo la grazia allo Spirito Santo di conoscere Maria Santissima.
3) Esortazione di San Bernardo ad avere fiducia:
" O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo a una tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di quella Stella. Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria! Se turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza e sei per cadere nell' abissi della disperazione, pensa a Maria. Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Seguendo lei , non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai. Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata".
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