Settimo giorno
Trattato: [60 – 67]
SECONDA PARTE – IL CULTO A MARIA NELLA CHIESA
Fondamenti Teologici del culto a Maria
San Luigi, dopo aver parlato della
necessità sulla devozione alla Santissima Vergine, prima di cominciare a
spiegare in cosa consista, premette alcune verità che mettano in luce questa
grande e solida devozione.
Prima Verità: Gesù Cristo, nostro Salvatore, vero Dio e vero uomo,
deve essere il fine ultimo di ogni nostra devozione. Altrimenti, sarebbe una
devozione falsa e ingannatrice poiché
Gesù Cristo è “l'Alfa e l'Omega” (Ap 1,8), “il Principio e la Fine” (Ap 21,6)
di ogni cosa. Inoltre “non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel
quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12). Lo stesso Gesù ci
dice che quando il tralcio cade dalla vite e si secca serve solo ad essere
gettato nel fuoco (Cf Gv 15,6). Se invece siamo in Gesù Cristo e Gesù Cristo in
noi, non abbiamo più nulla da temere.
Se dunque stabiliamo una solida
devozione alla santissima Vergine è solo per stabilire più perfettamente quella
verso Gesù Cristo e per indicare un mezzo facile e sicuro per trovarlo. Se la
devozione a Maria dovesse allontanare da Gesù Cristo bisognerebbe respingerla
come una illusione diabolica.
“Ma la devozione alla Vergine Maria è necessaria
proprio per trovare perfettamente Gesù Cristo”
Il Santo, denunciando il triste fatto
che la gran parte dei cristiani, e tra questi anche i più sapienti, non
conoscono l’unione che c’è tra Gesù e sua Madre, esclama rivolgendosi al
Signore:
“Essa ti è unita così intimamente, che sarebbe più
facile separare tutti gli angeli e i santi da te, che Maria, poiché lei ti ama
più ardentemente e ti glorifica più perfettamente di tutte le tue creature
messe insieme.”
Molti, anche trai i cattolici, credono
che portare la gente alla devozione verso Maria Santissima, sia un togliere
qualcosa a Gesù. Ma San Luigi riferendosi a questi dice che “non hanno pii sentimenti e tenera devozione
nemmeno verso - Gesù- dal momento che non ne hanno per Maria. Considerano
infatti il rosario, lo scapolare, la corona come devozioni da donnicciole,
proprie degli ignoranti e non necessarie per salvarsi. E se incontrano qualche
devoto della Vergine che reciti la corona, o abbia qualche altra pratica di
devozione verso di lei, gli cambiano presto la mente e il cuore consigliandogli
altre preghiere, esortandolo al culto verso Gesù Cristo piuttosto che alla
devozione a Maria”. Alla fine termina
con un forte ammonimento:
“Non
pretenda di ottenere misericordia da Dio chi offende la sua santa Madre”.
X
Pratiche di preparazione
1) Mettersi nella presenza di Dio.
2) Chiedere la grazia di abbracciare con tutto il cuore il desiderio di gradire in tutto gli occhi del Signore, e di avere come fine unico delle mie scelte fondamentali la Vita Eterna, senza farmi sedurre dallo spirito del mondo.
2) Chiedere la grazia di abbracciare con tutto il cuore il desiderio di gradire in tutto gli occhi del Signore, e di avere come fine unico delle mie scelte fondamentali la Vita Eterna, senza farmi sedurre dallo spirito del mondo.
3) Lettura: Come combattere il mondo? (tratto da Antonio Royo Marin, Teologia della perfezione cristiana).
b) Secondo proposito: Ravvivare la fede:
La fede è la vittoria che vince il mondo (I Gv 5,4). “Illuminati da essa, dobbiamo opporre alle false
massime del mondo le parole di Cristo; alle sue lusinghe e seduzioni, le
promesse eterne; ai suoi piaceri e divertimenti, la pace e la serenità di una
buona coscienza; alle sue ironie e ai suoi disprezzi, il coraggio dei figli di
Dio; ai suoi scandali e cattivi
esempi, la condotta dei santi
e la costante affermazione di una vita irreprensibile davanti a Dio ed agli uomini”.
Alla luce di questo due testi biblici da
considerare:
1 Cor 2,14 l' uomo naturale non riceve le cose dello
Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché
devono essere giudicate spiritualmente.
1 Cor 1,18.21 La predicazione della croce è pazzia per
quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio. (…) Poiché il mondo non ha
conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua
sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.
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